Ast: «Produzione torna importante. Vendita, a breve attese novità»

In occasione della messa di Natale – quest’anno in duomo per l’emergenza Covid – l’ad Burelli ha fatto il punto sulla situazione dell’azienda

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di F.L.

Il Covid non ha fermato la tradizionale messa di Natale organizzata da Ast per i suoi dipendenti, anche se l’ha fatta spostare, per la prima volta a memoria d’uomo, fuori dai cancelli di viale Brin. La cerimonia si è svolta domenica pomeriggio presso il duomo di Terni. Ad officiare la celebrazione il vescovo, Giuseppe Piemontese, alla presenza tra gli altri dell’ad dell’acciaieria Massimiliano Burelli, dei dirigenti dell’azienda, del sindaco Leonardo Latini e dell’assessore regionale Paola Agabiti. Il vescovo Piemontese, nella sua omelia, ha affermato che «la chiesa non può staccarsi dal mondo del lavoro», ricordando che «nel territorio sono tante le aziende in crisi» per le quali sembra esserci «un epilogo sconfortante: pensiamo a Sangemini e Treofan. A tutto il mondo del lavoro esprimiamo la nostra solidarietà».

VIDEO – L’AD BURELLI PARLA DELLA VENDITA DI AST E DEL PIANO-PONTE

«Oggi le cose stanno andando meglio»

Il momento spirituale è stato anche quest’anno l’occasione per tracciare un bilancio di fine anno, in questo 2020 più complesso che mai, tra la pandemia e la vendita annunciata da parte di Tk. «È stato un anno inaspettato e particolarmente complesso – ha detto Burelli prima dell’inizio della cerimonia religiosa -, in un mercato difficile la pandemia ha acuito la situazione. La cosa positiva è che come azienda abbiamo gestito in maniera ottimale momenti difficili. Siamo stati presi ad esempio dalla comunità italiana per quanto riguarda la gestione delle attività in un momento particolare. Oggi la situazione è in miglioramento sia dal punto di vista sanitario che operativo perché abbiamo volumi produttivi che sono tornati a livelli pre-pandemia. Il primo trimestre del nostro nuovo anno fiscale ha visto volumi assolutamente importanti che stimiamo possano proseguire anche per il trimestre gennaio, febbraio e marzo. La profittabilità è ancora un po’ bassa perché il mercato è ancora depresso, ma siamo in grado di non fare cassa integrazione che è un bel messaggio. Dall’altro lato siamo in una fase in cui c’è molta aspettativa per capire cosa succederà nel prossimo futuro».

«A breve l’avvio del percorso di vendita»

Sulla cessione di Ast, Burelli ha detto che «troveremo una posizione nella quale il nuovo azionista di maggioranza o proprietario garantisca altri 136 anni di prosperità all’azienda. Una decisione comunque non è stata presa, l’apertura del processo di vendita deve essere sancita dal consiglio di amministrazione della Tk Ag, cosa che non è ancora capitata. I segnali informali dicono che a breve partirà». Infine sul piano-ponte e il dialogo con i sindacati: «Abbiamo fatto una serie di passaggi importanti, ci siamo riavvicinati. Penso che prima di Natale possiamo regalare un piano industriale che possa essere pronto per essere discusso al Mise».

Il discorso di Massimiliano Burelli

Di seguito il discorso integrale dell’ad Burelli, letto in cattedrale: «Care colleghe e colleghi, l’emergenza sanitaria ha costretto tutti noi in questo anno difficile a cambiare le nostre abitudini. Eccoci dunque a celebrare il nostro tradizionale appuntamento con la messa di Natale in questa nuova e splendida cornice. Alcuni di noi sono qui in cattedrale, in tanti siete connessi da casa. A tutti voi mi rivolgo per condividere, come ogni Natale, i risultati raggiunti da tutta la nostra squadra in un anno fiscale drammatico e irripetibile, dominato in tutta la seconda parte dall’incertezza della pandemia Covid-19 che da emergenza sanitaria si è presto trasformata in una delle peggiori crisi economiche dal dopoguerra. Questo tsunami ha travolto ogni cosa, le nostre vite private e lavorative, l’economia a livello nazionale e mondiale e con essa i maggiori mercati di riferimento per il settore siderurgico: i risultati di Ast purtroppo non sono rimasti illesi. Non è un mistero che la pandemia si sia abbattuta sul nostro settore in un periodo già molto difficile per l’acciaio in Italia, in Europa e in tutto il mondo. L’effetto dei dazi introdotti all’inizio del 2018 da Trump che hanno determinato il riversamento in Europa di tutto l’eccesso di capacità produttiva asiatica, seguito dal rapido rialzo del prezzo del nichel e infine l’arrivo della pandemia hanno comportato una congiuntura economica negativa irripetibile. Nonostante questi gravi ostacoli, oggi non voglio perdere questa opportunità, anzi, ancora di più, utilizzo questo momento per ringraziare di cuore tutti voi per come state affrontando la difficile sfida che improvvisamente ci siamo trovati davanti. Purtroppo l’emergenza Covid-19 ci ha messo di fronte a una grande prova di forza e di coraggio e sta richiedendo la collaborazione di tutti noi verso la stessa direzione, nonostante le difficoltà che stiamo vivendo e che si prospettano nel nostro futuro. Non ci siamo mai persi d’animo. Alla crisi causata dall’emergenza sanitaria e dalla conseguente flessione della produzione, abbiamo risposto con un modello organizzativo di Business Continuity, ben definito nell’organizzazione, nei processi di escalation e negli strumenti di valutazione dei rischi. Questi fattori ci hanno consentito una capacità di risposta tempestiva e talvolta preventiva rispetto alle disposizioni impartite dalle istituzioni nell’evoluzione della crisi. Per questo Ast ha ottenuto, prima società in Italia, una specifica certificazione da parte di DNV GL – Business Assurance, uno dei principali enti di certificazione e verifica a livello mondiale, per quanto messo in campo in questi mesi in termini di contrasto al Coronavirus. Questo anno, come sapete, ci ha posto davanti un’ulteriore sfida. Dopo la decisione di Thyssenkrupp di verificare nuove prospettive per la divisione Material Services di cui Ast era parte, dal 18 maggio stiamo cercando una nuova proprietà o un azionista di maggioranza. Sarà il fondo Jp Morgan a ricoprire il ruolo di advisor per la vendita di Ast e dunque a vagliare le manifestazioni d’interesse che saranno valutate con la massima attenzione, avendo come unico obiettivo quello di garantire lo sviluppo e la crescita della nostra azienda. Essere in vendita d’altra parte non significa non investire, anzi. Nel frattempo non abbiamo fermato, ma accelerato le misure di efficientamento dei costi e gli investimenti, continuando il nostro percorso verso una produzione improntata alla massima efficienza, alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare. In particolare procede in linea con i tempi il progetto di recupero e trasformazione delle scorie di lavorazione affidato alla società finlandese Tapojarvi Oy, che rende Ast esempio virtuoso all’interno del modello della green economy. Parte da una collaborazione tra Comune di Terni, Ast e Busitalia inoltre un’importante sperimentazione energetica sull’idrogeno: la fabbrica metterà a disposizione in forma gratuita quantitativi di idrogeno, frutto di un’attività di efficientamento dei nostri processi produttivi, per alimentare nuovi autobus ad idrogeno che rinnoveranno i mezzi di trasporto della città. Il nostro stabilimento è uno dei pochi siti industriali nazionali, in cui l’idrogeno è prodotto in grandi volumi e questo progetto potrebbe essere il primo step per rendere Terni hub italiano dell’idrogeno, punto di riferimento per il centro Italia. Non forniremo infatti solamente l’idrogeno, ma metteremo a disposizione un’area di nostra proprietà per offrire gli spazi necessari alla realizzazione dell’impianto di stoccaggio e distribuzione dell’idrogeno destinato ad alimentare i nuovi mezzi. Sempre nella direzione di riduzione dei costi dei trasporti e delle emissioni inquinanti nell’ambiente, abbiamo incrementato la quota di spedizione via treno dal 30% di inizio 2020 al 50% di oggi, contro una media nazionale che si ferma al 5% nazionale. In pratica ad oggi il 50% dei prodotti di Ast viaggia sui treni, invece che su gomma: un risultato importante, se si considera che l’obiettivo dell’Italia è di arrivare al 30% nel 2030, mentre Ast ha già raggiunto la percentuale del 50%, con la volontà di farla crescere ancora. Sempre su rotaia abbiamo realizzato alcuni viaggi record di cilindri per laminatoi partiti da Ast e diretti verso varie destinazione del mondo. Si tratta di pezzi che arrivano fino a 230 tonnellate, ad oggi i più pesanti mai prodotti e mai trasportati su rete ferroviaria. Al netto di questi risultati importanti, come ripeto da quando sono alla guida di Ast, il mio primo obiettivo resta e resterà sempre la tutela della vostra salute e sicurezza. Per questo, continua il programma pluriennale, specificatamente dedicato al cambiamento culturale su salute e sicurezza, denominato ‘Leadership in Health & Safety’: la pandemia non ha fermato la divulgazione e la formazione che si è svolta anche in modalità ‘da remoto’, ad esempio tramite i Safety Cafè, incontri virtuali con esperti di salute e sicurezza realizzati durante il periodo di lockdown. Del cambiamento culturale della sicurezza in fabbrica si sono toccati con mano importanti risultati, primo fra tutti il raggiungimento del traguardo ‘zero infortuni’ nei reparti Acciaieria, area Servizi, Supply Chain e manutenzione dell’area a freddo. In tutta l’azienda inoltre si è assistito ad un costante calo dell’indice di infortuni: nell’ultimo anno fiscale in Ast in si sono registrati 12 infortuni, a fronte dei 18 dello scorso anno. Anche il progetto ‘Ast Lean School’, promosso dal team del ‘Continous Improvement’, che prevede l’organizzazione di attività formative su tematiche di miglioramento continuo, non si è arrestato: nell’anno fiscale 2019/2020 sono stati certificate dalla Ast Lean School 310 Yellow Belt, 85 Green Belt e 11 Black Belt, mentre si sono svolte in maniera digitale ben 67 attività di miglioramento continuo. Le difficoltà non ci hanno fermato e questo ci ha permesso di raggiungere traguardi importanti che devono rendere tutti voi orgogliosi di far parte di una squadra forte e unita. Colgo ancora una volta l’occasione per ringraziarvi per lo sforzo che fate nell’indossare sempre i dispositivi di sicurezza che vi abbiamo fornito, per il disagio che comporta rispettare sempre la distanza di sicurezza tra colleghi e per la comprensione che dimostrate nel tollerare tutte le misure che abbiamo adottato in maniera molto rigida da marzo. Sono certo che tutti insieme, con l’impegno e la tenacia che da sempre caratterizza la famiglia Ast, supereremo e vinceremo anche questa sfida. Consentitemi ora di formulare i miei più sinceri auguri di buon Natale a tutti voi e alle vostre famiglie».

 

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