Ast, smart working e mensa: c’è la ‘stretta’

Faccia a faccia martedì mattina fra Rsu e direzione aziendale. Almeno 300 impiegati a casa. Su pasti e distributori si cambia

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Circa 300 impiegati amministrativi in smart working per consentire a chi andrà in ufficio, a rotazione, di restare da solo, senza la presenza di altri colleghi. Servizi mensa e distributori automatici verso l’interruzione totale. Valutazioni in corso sul reinserimento della pausa ristoro all’iterno delle 8 ore per i ‘giornalieri’. Sono alcune delle misure in fase di attuazione, all’interno di Acciai Speciali Terni, per adeguarsi alla ratio dell’ultimo Dpcm del presidente del Consiglio Conte, quello del 24 ottobre, finalizzato a contrastare la diffusione del Covid.

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Il dato è emerso nel contesto dell’incontro fra Rsu aziendali e direzione, tenutosi martedì mattina. Rispetto al serviaio mensa, le Rsu hanno chiesto di «migliorare in modo sostanziale la qualità del servizio dei sacchetti e dei pasti caldi». Sempre martedì è prevista un’altra riunione per affrontare la questione spogliatoi e docce.

La comunicazione

Nel corso della giornata, è giunta all’attenzione dei dipendenti Ast l’attesa comunicazione aziendale in cui si legge che «Acciai Speciali Terni, impegnata fin dagli inizi dell’epidemia da Covid-19 a garantire la salute e sicurezza dei propri dipendenti, ha deciso di adottare ulteriori misure a fronte del recente aggravarsi della situazione sanitaria nel territorio, con il contributo delle rappresentanze dei lavoratori nell’ambito del comitato tra Rsu e azienda istituito in linea con il quadro normativo di riferimento. Comunichiamo pertanto che a decorrere dal 28 ottobre e fino a diverso avviso, il personale impiegatizio la cui posizione è stata identificata come idonea ad accedere allo smart working, effettuerà l’attività nella suddetta modalità, per l’interezza della settimana lavorativa (cinque giorni su cinque). Resta salva la facoltà dell’azienda, nella persona del responsabile di ogni ufficio, di chiedere occasionalmente alle persone di lavorare in presenza, per specifiche esigenze lavorative, con piena tutela e salvaguardia delle misure di prevenzione per Covid-19.
Inoltre, tutte le persone interessate dallo smart working avranno la possibilità, a loro discrezione, anche di svolgere la prestazione in presenza, ma esclusivamente nelle seguenti circostanze: la persona lavora in un ufficio singolo; la persona, pur condividendo l’ufficio con altri colleghi, nei giorni di presenza è solo nella propria stanza. Se due o più persone intendono recarsi in ufficio, dovranno farlo a rotazione, in modo che, nel corso di ogni giornata, solo uno occupi la stanza. La pausa pranzo non sarà più di un’ora, ma di 30 minuti e sarà considerata retribuita all’interno delle 8 ore di lavoro consecutive (come avviene per il personale turnista). Pertanto, tutto il personale sopra citato, svolgerà la propria attività lavorativa dalle ore 8 alle 16 (timbrando l’entrata e l’uscita presso le portinerie di riferimento), fermo restando la flessibilità di orario in ingresso (dalle 7.45 alle 9) ed il completamento delle 8 ore di lavoro. Gli impiegati giornalieri potranno recuperare solo su base giornaliera, viene temporaneamente sospesa la flessibilità su base settimanale. Il servizio mensa verrà sospeso, a decorrere dal 28 ottobre e fino a diverso avviso. Come già avvenuto nel periodo da marzo a inizio settembre, il suddetto servizio sarà sostituito dal servizio cestini, che potranno essere prenotati e ritirati con le consuete modalità.  L’erogazione di bevande calde e snack presso i distributori automatici verrà sospesa, con medesima decorrenza».

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