Nonostante il silenzio calato da settimane sulla questione, qualcosa si muove sul fronte dell’Accordo di programma di Ast: mercoledì l’azienda darà luogo alla «formale comunicazione di ottemperanza alle prescrizioni della Commissione europea», un passaggio a seguito del quale «potrà eccedere alla finanza agevolata» richiesta. Parole della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei che martedì mattina, rispondendo in Assemblea a un’interrogazione della consigliera di FdI Eleonora Pace, ha fatto il punto della situazione e annunciato il passo in avanti nell’iter.
Il tavolo al Mimit
La governatrice si è anche detta «confidente» che entro il mese di marzo il governo convochi il tavolo su Ast sollecitato dalle organizzazioni sindacali e dalla stessa Regione al ministero delle imprese e del Made in Italy. «Sono ottimista – ha aggiunto – sul fatto che, forse, possa essere convocato già entro la prima metà di marzo». Nel suo intervento Tesei ha ricordato che nell’ambito dei 300 milioni di euro di investimenti di parte pubblica previsti, oltre alle risorse del Mimit «occorre muovere un fondo speciale del Pnrr destinato alla sostenibilità delle imprese». Da qui la necessità di attendere gli adempimenti formali richiesti dalla dg Competition della Commissione europea. L’obiettivo è quello di arrivare alla firma dell’accordo «nel più breve tempo possibile da parte di tutti gli attori».
Infrastrutture e discarica
Altro tema su cui si è soffermata Tesei, sempre su sollecitazione di Pace, è stato quello delle infrastrutture: la governatrice ha annunciato che con parte dei 210 milioni di euro per le opere pubbliche provenienti dal Fondo sociale di coesione, la cui firma tra governo e Regione è «imminente», la stessa Regione realizzerà la bretella Staino-Prisciano. «Da tempo – ha detto ancora Tesei – ci stiamo inoltre muovendo con il governo (il Mef in particolare, ndr) per reperire i 50 milioni necessari alla variante sud-ovest di Terni, un’altra opera strategica». Oltre al nodo dell’energia, c’è poi quello della discarica, in merito al quale Tesei ha inviato un messaggio chiaro al Comune di Terni. «Sappiamo – ha detto – che la discarica ha 4 anni di vita residua e su questo punto c’è un progetto virtuoso di recupero predisposto e finanziato dall’azienda che il governo sta valutando. È il Comune di Terni che deve trovare un’intesa con l’azienda, non possiamo tenere bloccato l’Accordo di programma per il tema della discarica».
Pace (FdI): «Massima attenzione»
«L’attenzione della giunta resta altissima – afferma la consigliera Pace (FdI) che ha interrogato l’esecutivo sul punto – e ringrazio la presidente Tesei per la chiarezza con cui ha presentato il punto della situazione su questo fondamentale asset strategico per il territorio, non solo ternano ma regionale. Il fatto che entro il mese di marzo ci sarà un nuovo passaggio con il Governo, come spiegato dalla presidente, dà certezza rispetto alla volontà di concretizzare l’accordo al meglio e in tempi ragionevoli, in modo che tutte le parti coinvolte possano vedere sviluppato l’enorme investimento portato avanti. Parliamo infatti di una cifra complessiva di un miliardo di euro, di cui 300 milioni di parte pubblica. Nelle prossime ore intanto la stessa Ast, come ha spiegato la presidente, formalizzerà la comunicazione di ottemperanza alle prescrizioni, un nuovo passo avanti che permetterà di poter far ricadere sul territorio le risorse. Per quanto riguarda le infrastrutture – aggiunge Eleonora Pace – la giunta sta proseguendo il percorso individuato per la realizzazione della bretella Staino-Prisciano, grazie al Fondo sociale di coesione, mentre per la variante sud-ovest prosegue l’interlocuzione con il Governo, in particolare con il ministero dell’economia e finanze. Di grande rilievo anche la questione ambientale, soprattutto per il futuro della discarica, per cui la Regione Umbria resta in prima linea e su cui anche il Comune di Terni dovrà trovare l’accordo con l’azienda».
Cardinali e la discarica
Nel pomeriggio ad intervenire è l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Terni, Sergio Cardinali: «La risposta della presidente Tesei, in merito alla discarica di Ast e al ruolo del Comune di Terni, al question time dell’assemblea regionale denota una scarsa conoscenza dei fatti e un tentativo di strumentalizzazione politica sull’operato della amministrazione comunale che, non solo non è in ritardo, ma anzi sta prefigurando una soluzione di concerto con Ast che dovrà tendere al sostanziale miglioramento dell’aria, argomento questo che visti gli studi epidemiologici che la Regione si appresta a mettere in campo dovrebbe essere di primaria importanza anche per le politiche regionali. La necessaria sollecitudine è già messa in atto da questa amministrazione, non per richiamo della presidente Tesei, ma per nostra volontà. Urge però un po’ di chiarezza di quanto sta accadendo: II 23 gennaio 2023, AST ha ricevuto un sollecito da parte del Ministero dell’Ambiente a presentare urgentemente il piano di messa insicurezza della discarica RSU di Valle, visto che l’unica documentazione in mano allo stesso ministero e all’amministrazione comunale era uno studio di fattibilità del richiamato intervento di Landfill Minning del prof. Raffaello Cossu.
Tale richiesta del Ministero veniva inviata per conoscenza anche all’Amministrazione. Su mia richiesta il 24 di gennaio si teneva il primo incontro con i vertici aziendali, che confermavano di non avere ancora inviato il progetto. In un secondo incontro con l’azienda veniva consegnato brevi manu il progetto e inviato digitalmente agli uffici competenti del comune. Il giorno seguente, dopo un consulto, con l’assessore all’Ambiente e il dirigente di riferimento, vista la complessità dell’operazione, mai realizzata finora in un sito di interesse nazionale, quale è quello di Valle, si è richiesto un parere al ministero dell’Ambiente sul progetto. Il 30 di gennaio, si svolgeva l’incontro al ministero dell’Ambiente, al quale venivano indirizzate una serie di domande tecniche sull’opera a tutela dell’ambiente e dei cittadini e a tutela delle responsabilità del Comune. Solo giovedi 1 febbraio l’azienda AST inviava il testo del progetto al Ministero. Il 13 febbraio il Ministero inviava una richiesta agli organi competenti di SNPA, ISPRA e ARPA Umbria, affinché esprimessero un parere preliminare, limitatamente alla documentazione tecnica proposta entro il termine di 30 giorni. Periodo che scadrà il prossimo 14 marzo. Nel frattempo si sono tenuti diversi incontri tra gli assessorati di competenza e AST per lavorare sul testo di accordo per la realizzazione dell’opera di messa in sicurezza che dovrà essere realizzata da AST. Tale accordo è propedeutico alla sigla dell’accordo di programma che vede un investimento di circa 1 miliardo di euro da parte di AST sul nostro territorio comunale, di cui circa 200 milioni di risorse pubbliche. L’amministrazione ribadisce l’assoluta volontà di permettere ad AST di continuare e anzi incrementare le proprie produzioni e tese a valorizzare l’insediamento industriale di AST col importante per il Territorio, la regione e l’intero Paese. Tutto ciò però dovrà avvenire considerando prioritari la salute dei cittadini e dei lavoratori che operano nello stabilimento. Infatti, come già ampiamente presentato alla città, questa amministrazione intende percorrere in modo assolutamente determinato la strada di garantire oggi e per le future generazioni una produzione sostenibile dell’industria ternana, con particolare attenzione anche alle condizioni generate da una scarsa sensibilità del passato. La transizione ambientale, sociale, industriale e energetica rappresenta una grande opportunità e questa amministrazione intende coglierla al meglio per preservare il futuro delle generazioni ternane».