Ast, volumi giù: tagli ai somministrati

Nuova fermata a fine luglio, intanto 18 contratti in scadenza a fine mese non saranno rinnovati

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Ancora nubi nere sopra l’Ast di Terni, stando alle ultime comunicazioni fatte dall’azienda alle organizzazioni sindacali nella giornata di giovedì. L’ad Massimiliano Burelli ha incontrato i segretari delle sigle dei metalmeccanici, comunicando un notevole calo dei volumi per i mesi di giugno e luglio e la conseguente volontà di non confermare 17 lavoratori somministrati e uno in staff leasing (su un totale di 25) i cui contratti sono in scadenza a fine mese.

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Situazione preoccupante

A maggio in Ast è stato registrato un calo di produzione del 35% nell’area a caldo e del 20% in quella a freddo. La quantità di acciaio spedito si è attestata a 67 mila tonnellate anziché 82 mila. A giugno le prospettive sono simili, mentre a luglio potrebbero essere anche peggiori. Dunque, in base al piano prospettato dalla direzione aziendale, è prevista una fermata completa a fine luglio, con uno stop compreso tra i tre e i 31 giorni a seconda degli impianti. Secondo questo stesso piano l’area a caldo, in particolare, fermerebbe sette giorni dal 24 al 31 luglio. Giornate di stop a cui poi si aggiungeranno, subito dopo, le due settimane di fermata estiva programmata nella prima quindicina di agosto. Numeri, quelli illustrati, che secondo le organizzazioni sindacali potrebbero mettere in seria discussione degli assetti impiantistici. La mancata riconferma dei 17 lavoratori somministrati e del lavoratore in staff leasing, sempre a detta dei sindacati, confermerebbe la strategia di indebolimento che la direzione aziendale vuole mettere in campo. Nella serata di giovedì verrà convocata una rsu di gruppo straordinaria per discutere della complicata fase, che si colloca in un quadro reso ulteriormente difficile dall’annuncio da parte della ThyssenKrupp della messa in vendita o della ricerca di partner per Ast, la cui procedura non è però ancora formalmente aperta. L’annunciata visita a Terni di Antonio ed Emma Marcegaglia, annullata l’8 giugno dopo il malore accusato dalla presidente della Regione Tesei, dovrebbe intanto essere riprogrammata per il 19 giugno.

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