Avis: «Anche in estate c’è bisogno di sangue»

In Umbria donazioni in calo (quasi -400), è emergenza. I Sit di Perugia e Terni perdono decine di sacche di sangue al giorno

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«Anche d’estate c’è bisogno di sangue. Fai anche tu come i nostri volontari: dona ora». È questo lo slogan lanciato dall’Avis nazionale per la campagna estiva donazionale a cui fa eco anche Avis Umbria. In questa stagione, infatti, a causa delle condizioni ambientali, climatiche e di forte mobilità turistica, si registra in tutto il Paese il ricorrente e vistoso calo della donazione del sangue. I mesi di giugno e luglio, in particolare, sono stati caratterizzati da una carenza cronica di sangue in molte regioni, che hanno messo a rischio terapie salvavita e interventi chirurgici programmati e in emergenza.

Donazioni in calo «Per quanto riguarda l’Umbria – fanno sapere dall’Avis regionale – le donazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si sono ridotte, arrivando a quasi -400. Una situazione difficile solamente risolvibile con un appello alla solidarietà e ad una programmazione. Anche le aziende ospedaliere e la Regione, attraverso aperture straordinarie dei Sit (Servizio immuno trasfusionale) concordate con le Avis territoriali, possono contribuire a un’efficienza donazionale. L’Avis regionale dell’Umbria si impegna, così, per garantire l’autosufficienza regionale».

I Sit Inoltre, precisa il vicepresidente regionale dell’Avis Francesco Petrelli, «l’Avis regionale dell’Umbria sollecita l’incontro con l’assessore Barberini e i direttori ospedalieri per attivare una sinergia sull’emergenza della diminuzione delle donazioni di sangue. I Sit di Perugia e Terni perdono decine di sacche di sangue al giorno e la chiusura dei tanti punti di raccolta ha pregiudicato l’autosufficienza regionale di sangue. A livello regionale mancano 50 sacche al giorno. Nel 2016 abbiamo perso il 5% pari a 2 mila sacche, ora siamo già a meno 3,80% e per agosto raggiungeremo quasi il 5%».

I volontari Il preoccupante calo delle donazioni di sangue e degli emocomponenti, aggiungono da Avis Umbria, «è stato evidenziato anche dal Centro nazionale sangue e da più regioni che attraverso campagne estive stanno cercando di contenere la flessione. Se non verranno accolti gli appelli a donare delle associazioni di volontari la rete trasfusionale nazionale non sarà in grado di soddisfare i livelli essenziali di medicina trasfusionale». I dati sono stati raccolti dal Cns, «secondo cui in alcuni giorni si sono superate le 1.100 unità mancanti su tutto il territorio nazionale, e rilevati dal sistema informativo Sistra, dove le regioni carenti o con un’eccedenza inseriscono ogni giorno il proprio fabbisogno e le unità eventualmente disponibili. Pertanto si invitano tutti i donatori a mettersi a disposizione delle unità di raccolta o dei Sit per compiere un gesto di volontarietà e solidarietà umana e, dove è possibile, si raccomanda alle nostre sedi di proseguire e intensificare l’attività di programmazione delle donazioni».

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