Bandecchi: «Sputare è la cosa più schifosa al mondo ma non chiedo scusa…»

Il presidente delle Fere non si pente del gesto: «Se non ci fosse stato il fossato li avrei massacrati». Le Iene lo sfidano

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di G.R.

«Quest’omone che sputa come un lama contro i suoi tifosi è Stefano Bandecchi». Inizia così il servizio de Le Iene andato in onda martedì 7 marzo che ha dato nuova risonanza mediatica a livello nazionale ai fatti successi tra il numero uno della Ternana e i tifosi della Curva Est nell’immediato dopo gara della sconfitta con il Cittadella. A realizzare il video sono stati Alessandro Di Sarno e Giovanni Fortunato che hanno inizialmente spiegato il clima di contestazione: «Nasce dai risultati poco brillanti dei rossoverdi e dal caratterino del presidente».

La versione del tifo: «Dovrebbe essere pronto a essere contestato. Faccia un gesto distensivo»

Nella settimana che portava alla sfida interna con il Benevento (durante la quale non è stato esposto lo striscione di ringraziamento a Bandecchi), le Iene hanno anche incontrato a Roma un tifoso delle Fere. Marco ha raccontato: «Contro il Cittadella io stavo in Curva Nord. La settimana prima avevamo perso il derby con il Perugia e venivamo già da una periodo di tensione e striscioni. Alla fine dell’incontro Bandecchi sarebbe dovuto andare nel tunnel e tornare negli spogliatoi. Ha pensato bene di andare sotto la Curva e lì è successo il pandemonio. Era una belva, tenere fermo un uomo di 114 chili è veramente difficile. Ma un personaggio pubblico che si è candidato a sindaco deve essere pronto a essere contestato. Basta con questi veleni, basta con questa cattiveria. Faccia anche lui un gesto distensivo anche se so che per lui è difficile chiedere scusa».

La versione del presidente: «Violenti e arroganti. Non chiederò scusa»

Il secondo faccia a faccia è stato con Bandecchi che si è espresso così sull’accaduto: «Un cortocircuito sportivo. Un gruppo di tifosi ci ha chiamato sotto la Curva, la conversazione è durata pochissimo finché loro hanno cominciato a sputare. Il gesto mio è stato quello di risputare a questi signori. Non chiederò mai scusa a quei tifosi che con arroganza e violenza pensano di poter fare qualsiasi cosa». In un faccia a faccia con il tifoso, che chiedeva un gesto distensivo, ha risposto: «Con quel piccolo gruppo ho paura che non faremo la pace. Non riesco a scusarmi. Se non ci fosse stato il fossato li avrei massacrati».

La gara di sputi

L’idea è stata quella di trasformare un gesto brutto in uno sport. La troupe si è quindi spostata a Cellano dove abita il campione olimpico di sputo del nocciolo di ciliegio. Mauro, che detiene il record di 22 metri e 80, allo sputodromo ha spiegato la tecnica corretta d’esecuzione: si tira da fermi, non si può prendere la rincorsa e bisogna riempire il più possibile i polmoni prima di sputare. A Roma la sfida è stata tra Marco e Bandecchi. Il tifoso ha raggiunto 9 metri e 60, il presidente ha vinto con 10 e 70. La chiusura è stata tutta del protagonista del servizio tra una battuta («Domenica vado alla partita con la tasca piena di noccioli») e delle parole per la città di Terni («Ringrazio tutti i cittadini ternani e tutti i tifosi») prima del bel messaggio conclusivo: «Sputare è la cosa più schifosa che possa esistere al mondo».

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