Berlusconi, situazione «tranquilla e non è intubato»

Milano – Il professor Alberto Zangrillo ha fatto il punto venerdì pomeriggio sulle condizioni di salute del Cavaliere, ricoverato con Covid

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«La vicenda inizia il 2 settembre quando il presidente Berlusconi, sottoposto a tampone naso faringeo, un rilievo programmato perché aveva soggiornato in luoghi risultati endemici, è stato trovato positivo al Covid-19. Era del tutto asintomatico ma nel volgere di qualche ora, nella giornata di giovedì ed in una situazione di tutta tranquillità, ho ritenuto di fare una visita come ogni medico fa ai suoi pazienti ed ho rilevato gli indici di un blando coinvolgimento polmonare».

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

«Paziente a rischio»

A fare il punto sulle condizioni di Silvio Berlusconi, venerdì pomeriggio, è stato il professor Alberto Zangrillo, primario dell’unità operativa di anestesia e rianimazione generale e cardio toraco vascolare del ‘San Raffaele’ di Milano: «Ho ritenuto opportuno un approfondimento diagnostico presso l’istituto scientifico ‘San Raffaele’, intorno alla mezzanotte, e le risultanze mi hanno consigliato ed indicato il ricovero ospedaliero. Necessario perché ci troviamo di fronte ad un soggetto, ora paziente, che può definirsi a rischio per l’età e per le patologie pregresse che sono a tutti note».

«Berlusconi non è intubato»

«La situazione è tranquilla – ha aggiunto Zangrillo -, confortante. Il ricovero è necessario anche per avere la massima tempestività di azione ed un attento monitoraggio. Quella attuale è una fase del Covid in cui è richiesta la prudenza, il rispetto verso gli altri e l’osservazione delle misure che tutti noi conosciamo e che io per primo applico. Quella del presidente Berlusconi è una situazione di tranquilla osservazione. Il regime di ricovero è normale, è in una camera che risponde ai requisiti richiesti sul fronte Covid per i pazienti ospedalizzati, il paziente non è intubato, respira spontaneamente ed i parametri sono rassicuranti e mi fanno essere ottimista per le prossime ore e per i prossimi giorni».

Il quadro

Il professor Zangrillo ha spiegato poi che «la situazione si è evoluta in meno di 48 ore ma è normale. Esiste una quota di soggetti, rilevante, che sono asintomatici positivi: la larga maggioranza. Sono definiti a rischio per il prossimo ed è per questo che dobbiamo osservare le regole note. È normale che quando esiste un’interazione di un certo tipo, in un contesto come quello dell’ultimo mese/venti giorni in cui abbiamo acquisito da contesti non autoctoni, come le sedi delle vacanze, vi sia una ripresa della contagiosità con una quota di soggetti, molto piccola, sintomatici in modo lieve o intermedio. Ve ne sono in tutta Italia e negli ultimi tempi le risultanze epidemiologiche che seguono l’ospedalizzazione, sono molto contenute per quel che concerne la casistica».

«Massima cautela»

«Sono preoccupato dal 21 febbraio 2020 per tutti i pazienti con cui sono venuto a contatto, un migliaio circa. Tutte le narrazioni relative a supporti come ossigenoterapia o altro, sarebbero anche plausibili ma oggi appartengono alla fantasia di qualcuno. Non ci sarebbe nulla di male ma li nego. Arricchire la miscela che respiriamo può aiutare in certe fasi, ma non in questa. Il quadro clinico pregresso – ha aggiunto Zangrillo – è di una persona che, compiendo fra qualche giorno 84 anni, mi porta ad essere assolutamente cauto. Il presidente Berlusconi necessita di riposo assoluto prima di tutto, cronicamente parlando, non è stato facile convincerlo a ricoverarsi, ho dovuto insistere. Ma l’uomo è pronto ed intelligente e ne ha convenuto, l’umore ovviamente non è dei migliori. Anche il mio».

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