Bidella muore per Covid: la famiglia denuncia la scuola

Deruta – Katya Zengarini stroncata dal virus a 53 anni, esposto del nipote: «Negligenza e intempestività nella condotta dell’istituto»

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È morta poco più di un mese fa per Covid, a 53 anni: secondo i familiari Katya Zengarini, collaboratrice presso la scuola dell’infanzia di Pontenuovo, tra Torgiano e Deruta, lo ha contratto a scuola, per «negligenza e intempestività» dell’istituzione. Per questo è partita la denuncia per omicidio colposo, presentata alla procura di Spoleto. Lo riportano La Nazione e il Corriere dell’Umbria nell’edizione di sabato.

L’esposto alla procura

A depositare l’atto è stato l’avvocato Giuseppe Caforio, legale del nipote trentenne della donna, che viveva con lei. Nell’esposto si ripercorre l’intera vicenda, iniziata il 22 marzo, quando un’insegnante di una sezione dell’istituto ‘Mameli-Magnini’ viene a conoscenza della positività dei propri familiari, scoprendo poco dopo di aver lei stessa contratto il virus. La dirigente scolastica decide quindi di chiudere solo quella specifica sezione interessata, senza disporre – viene sottolineato nell’esposto – provvedimenti per il personale Ata. Per la famiglia della vittima, invece, anche questo doveva essere sottoposto alla quarantena, secondo i protocolli anti-Covid.

Il calvario

I primi sintomi per la bidella compaiono due giorni dopo, ma ad un primo test rapido risulta negativa e dunque prosegue nel suo lavoro, fino a quando il 26 marzo un secondo esame – fatto tre giorni dopo il contatto con l’insegnante positiva, dopo le insistenze da parte dei genitori ad adottare provvedimenti di prevenzione più stringenti – non rivela la positività, poi confermata anche dal tampone molecolare. Il 2 aprile la donna viene ricoverata all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove inizia il suo calvario. Prima viene intubata, poi tracheotomizzata, fino al tragico epilogo del 4 maggio, quando Katya Zengarini perde definitivamente la sua battaglia contro il Covid.

Le richieste

Secondo l’avvocato Caforio la morte della bidella può essere considerato un infortunio sul lavoro, stando al decreto ‘Cura Italia’ e alle circolari Inail. La responsabilità, sempre secondo il legale, ricadrebbe sui datori di lavoro, dunque la dirigente scolastica e sul ministero dell’istruzione, citato quest’ultimo in sede civile per la riparazione per la riparazione del danno.

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