Ordinanza comunale a Foligno per il blocco delle auto inquinanti nel centro cittadino, per contenere le emissioni di polveri sottili. Entrerà in vigore il 4 novembre e varrà solo nei giorni di domenica e lunedì, salvo alcune eccezioni, fino al 31 marzo.
Blocco del traffico a Foligno: come funziona
Divieto di circolazione – dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30 – all’interno del perimetro individuato dall’ambito urbano di riduzione del traffico. I mezzi interessati dal blocco sono: le auto Euro 0, 1, 2, e 3 benzina e diesel; i veicoli destinati al trasporto merci Euro 0 benzina ed Euro 0 e 1 diesel; infine i ciclomotori e motoveicoli a due, tre e quattro ruote Euro 0 e 1. Il divieto non riguarderà, tra l’altro, i disabili con patente B speciale, le auto al servizio di persone con handicap munite di contrassegno; i veicoli elettrici, Gpl, metano, ibridi e bifuel, le auto utilizzate per il trasporto di persone che devono raggiungere strutture sanitarie per visite specialistiche, terapie ed analisi. Esclusi anche i mezzi impiegati in servizi di pubblica utilità, gli autobus, i veicoli in dotazione alle autoscuole, a medici, veterinari, operatori sociosanitari, lavoratori che operano su più plessi e auto dirette in farmacia. A conti fatti, quindi, considerando il parco auto, le limitazioni riguarderanno davvero una piccola percentuale di veicoli.
A Perugia si aspetta
Nessuna sorpresa per i ritardi di Perugia dove, tradizionalmente, le misure di limitazione al traffico arrivano più a ridosso del Natale o addirittura a gennaio, come nel 2016. Lo scorso anno invece il blocco arrivò ai primi di gennaio – limitatamente al sabato e alla domenica (permanente invece per gli Euro 0) – nel centro abitato di Perugia e Ponte San Giovanni, dopo l’approvazione del piano regionale dell’aria. Lo scorso anno furono introdotti anche sconti sui mezzi pubblici.
A Terni si studiano modifiche
Nella città dell’acciaio la giunta Latini sta lavorando a delle modifiche rispetto al piano originale. Ancora non c’è nulla di ufficiale, ma si pensa a misure concentrate nelle giornate di domenica, lunedì e martedì per veicoli fino ad Euro 3. E – non senza polemiche – si è ipotizzato un collegamento al reddito: cioè, chi dimostra di non potersi permettere un’auto meno inquinante viene perdonato. Una ipotesi che ha scatenato le reazioni veementi dell’opposizione. Staremo a vedere se diventerà esecutiva.