Dal 3 dicembre al 31 marzo, il sabato e la domenica, ci sarà la chiusura al traffico dalle 8 alle ore 20 nel centro abitato di Perugia e Ponte San Giovanni. Lo ha deciso la giunta comunale nel recepire il piano regionale per la qualità dell’aria. Interventi anche sul riscaldamento, con limitazioni al termostato e alla durata del periodo di accensione.
Limitare le emissioni Proprio dal traffico automobilistico arriva la maggiore incidenza all’inquinamento dell’aria, in particolare Pm10 e biossido di azoto (mentre i metalli pesanti arrivano dall’attività industriale, in merito alla quale ci sono limitazioni a parte, non legati alla stagionalità). Nel dettaglio, i criteri e le zone delle limitazioni del traffico automobilistico saranno decisi da una ordinanza sindacale, ma si sa già quali saranno le eccezioni.
Eccezioni e deroghe Nei giorni immediatamente precedenti Natale (23 e 24 dicembre) e Capodanno (30 e 31 dicembre), la limitazione non sarà applicata alla vigilia ma slitterà ai giorni immediatamente successivi: 26 e 27 dicembre 2017; 2 e 3 gennaio. Autorizzata in deroga la circolazione delle autovetture elettriche ed ibride, quelle alimentate a gas metano e Gpl, con almeno 3 persone a bordo nonché i veicoli oggetto di deroga specifica. A partire dall’entrata in vigore dell’ordinanza sindacale, ci sarà inoltre il divieto permanente di accesso e circolazione per i veicoli più inquinanti in assoluto, quelli appartenenti alle categorie ‘Euro 0’.
Sconti sui mezzi pubblici Nei weekend senza auto, saranno introdotti sconti per chi usa i mezzi pubblici: per minimetrò, autobus e treni si potrà usare il biglietto ‘turistico Up’ ad un prezzo di 3,50 euro anziché 5,40. Il biglietto – fanno sapere dal Comune – è utilizzabile da un adulto e da un bambino al di sotto dei 12 anni, vale 24 ore dalla prima convalida e potrà essere acquistato durante i fine settimana fino al 31 marzo 2018. Durante il periodo delle festività natalizie saranno previste ulteriori agevolazioni sul trasporto pubblico in aggiunta a quella sopra indicata.
IL PIANO ARIA: L’INCONTRO FRA REGIONE E COMUNI DELL’UMBRIA – VIDEO
Il Piano Regionale Appena due giorni fa, una lunga e dettagliata riunione tecnica sul Piano Aria fra amministrazione regionale e rappresentanti dei Comuni ci diceva che le maggiori criticità erano nel territorio ternano. Da Palazzo dei Priori confermano che l’ente ha recepito le prescrizioni previste.
INTANTO A TERNI TORNA LA ZONA ZERO
Meno ore di riscaldamento Ma quando fa più freddo e c’è meno vento, la qualità dell’aria peggiora anche a causa dell’utilizzo errato del riscaldamento, nelle case e nei locali pubblici. Il Comune ha pertanto deciso di imporre la riduzione del periodo di funzionamento giornaliero degli impianti termici da 14 ore a 13 ore (al massimo). Ridotta di un grado la temperatura massima consentita, che diventa di 19 gradi, scendendo addirittura a 17 gradi per le attività industriali, artigianali e assimilabili.
L’incognita dei controlli Misure belle ed efficienti. Sulla carta. Ma nella sostanza? Vi è mai capitato di entrare in un ufficio pubblico quando fa freddo e cominciare a sudare? Ecco: quella cosa fa male alla cervicale ma anche all’ambiente. E dimostra che quasi nessuno rispetta le regole. Anche perché è difficile fare controlli. «Non possiamo mettere un gendarme per ogni caldaia», ha dichiarato la Cecchini a umbriaOn. Ma è pur vero che un controllo andrebbe comunque fatto, altrimenti a che servono tutti questi regolamenti?