Report razzismo Aic: citata la Ternana

‘Calciatori sotto tiro’, la società rossoverde tirata in ballo come «una delle società professionistiche più interessate». Spazio anche per la provincia di Perugia

Condividi questo articolo su

Si chiama ‘Calciatori sotto tiro., lo ha redatto l’Associazione italiana calciatori – il presidente è Damiano Tommasi – e non è altro che il primo focus dedicato all’analisi degli episodi di razzismo ai danni dei giocatori, sia di categorie professionistiche che del mondo dilettanti. C’è spazio anche per l’Umbria con citazioni specifiche per la provincia di Perugia e la Ternana Calcio.

IL DOCUMENTO PUBBLICATO DALL’ASSOCALCIATORI

La premessa per il report

È lo stesso ex centrocampista di Roma e nazionale ad introdurre la tematica: «Questo primo, dettagliato e approfondito report centrato sugli episodi di razzismo ci dà lo spunto per far suonare qualche campanello d’allarme. Nei campionati giovanili sono purtroppo in aumento gli episodi di discriminazione e forse la riflessione si deve indirizzare proprio sulle nostre famiglie, oltre che alle istituzioni». Bene, si entra nel dettaglio. «È il nord Italia – viene sottolineato – l’area nella quale si registra il maggior numero di casi di razzismo. Sugli spalti o nelle zone di passaggio degli impianti sportivi (42%), ma anche propriamente sul campo da gioco (57%)». Il vero allarme viene tuttavia indicato nei campionati giovanili.

IL CASO BORRIELLO A FINE 2017: SQUALIFICA E SCUSE

Spicca la provincia di Perugia

A censire gli episodi di razzismo è l’stato l’Osservatorio dell’Aic (stagione 2018/2019): il 66% degli episodi si è verificato all’interno dello stadio e si parla di «offese, insulti, striscioni, cori o minacce» da parte delle tifoserie presenti sugli spalti. Il restante 34% sono andati in scena sul campo di gioco: «Protagonisti – si legge nel report – sono per lo più i calciatori italiani che minacciano o insultano calciatori stranieri. Secondo l’Assocalciatori tredici regioni hanno fatto registrare razzismo nello stadio: l’Umbria è coinvolta nel 5% dei casi (davanti a tutti il Lazio con il 21% e la Lombardia con il 19%), mentre a livello provinciale Perugia fa registrare un 5% alla pari Frosinone e Prato. In questo caso record per quella di Roma (14%) davanti a Milano (9%).

Citata la Ternana

Gli episodi non vengono elencati. Fatto sta che ad un certo punto spunta la Ternana. Per cosa? La società rossoverde – sembra strano su due piedi, visto che l’unico episodio di rilievo è datato 2017 oltretutto – viene tirata in ballo insieme a Lazio, Roma, Bologna, Foggia, Genoa, Inter, Juventus, Napoli e Torino tra le «squadre più interessate tra quelle dei campionati professionistici» per razzismo nello stadio. «Sono i campionati giovanili (Primavera, allievi, esordienti e giovanissimi) a far registrare un dato estremamente preoccupante. Calciatori per lo più provenienti dal continente africano o dall’est Europa».

Il razzismo sul campo

Infine questa categoria, definita «un fenomeno dentro il fenomeno che emerge esclusivamente nei campionati dilettantistici». Qui l’Umbria risulta avere il 4% degli episodi totali, contro – ad esempio – il 22% della Lombardia o il 13% del Veneto.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli