Calderini saluta l’Ast: va alle Fucine Umbre

Il manager folignate non è più direttore di stabilimento: «Sono stati anni intensi e pieni di soddisfazioni. Mi attende una nuova sfida». Sarà general manager

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Massimo Calderini non è più il direttore di stabilimento di Acciai Speciali Terni. Il manager originario di Foligno ha infatti presentato le proprie dimissioni all’amministratore delegato di Ast, Massimiliano Burelli. Alla base della decisione ci sono ragioni di carattere professionale: andrà alle Fucine Umbre, l’azienda guidata dal numero uno di Confindustria Umbria, Antonio Alunni, dove ricoprirà il ruolo di general manager.

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Nuova sfida professionale

«Si interrompe in questi giorni un lungo viaggio che ho avuto l’onore di percorrere all’interno delle acciaierie di Terni – sono le parole di Calderini -, al fianco di quella che ho sempre considerato una grande famiglia prima ancora che una squadra di lavoro. Sono stati anni avvincenti ed intensi, pieni di soddisfazioni e successi conseguiti grazie a tutto lo staff aziendale animato, oltre che da una rara professionalità, da una grande passione, dimostrata sul campo con convinzione, motivazione e senso di appartenenza. Questa mia scelta nasce dalla volontà di raccogliere una nuova sfida e affrontare una diversa esperienza professionale». Alle Fucine Umbre, società che opera nel settore aeronautico nella produzione di componenti e assiemi strutturali critici, Calderini lavorerà a partire dal mese marzo. «Grazie all’ingresso dell’ingegner Calderini – sottolinea il ceo dell’azienda Alunni – si accelera l’attuazione del piano industriale 2021-2025 con l’obiettivo di rafforzare l’azienda nel suo percorso di crescita nella dimensione, nelle competenze e nella capacità di leadership sul mercato».

Il ringraziamento di Ast

L’azienda, nel ringraziare l’ingegner Calderini «per l’importante contribuito offerto in questi anni al rilancio e alla crescita di Acciai Speciali Terni, gli augura il pieno raggiungimento dei traguardi che lo attendono nel suo nuovo percorso professionale». Nelle prossime settimane Ast comunicherà il nuovo organigramma.

Uno degli ultimi della ‘vecchia guardia’

Ruolo cruciale, quello di Calderini, all’interno del funzionamento quotidiano della fabbrica di viale Brin, che dunque ora dovrà trovare una nuova figura di vertice. L’ingegnere era in azienda dal 1993 e nel tempo ha ricoperto numerosi ruoli, tra cui quello di amministratore delegato di Società delle Fucine. Uno degli ultimi tecnici della ‘vecchia guardia’ rimasti nella dirigenza dopo i profondi cambiamenti che hanno fatto seguito all’era Morselli, dal 2015 in poi. Il passo indietro di Calderini, tra l’altro, segue il recente via vai di dirigenti andato in scena a fine 2020. Dal 25 novembre Alessandro Rusciano è infatti subentrato a Luca Villa nel ruolo di direttore risorse umane, mentre Mariano Adrian Pizzorno dal 1° novembre ha sostituito Martin Seifert nel ruolo di chief financial officer di Ast. Antonio Buonafine è stato invece nominato direttore governance al posto di Nicola Allocca, con l’incarico ulteriore di responsabile della funzione di conformità per la prevenzione della corruzione. Da metà giugno, infine, la divisione information technology di Ast ha un nuovo direttore, Riccardo D’Agostini. Cambiamenti arrivati in una fase delicata di Ast, in vista dell’avvio della procedura di cessione annunciata da ThyssenKrupp.

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