A Calvi dell’Umbria è tutto pronto per i festeggiamenti in onore del patrono San Pancrazio, in programma dall’11 al 14 maggio, nel rispetto di quella che è la data del calendario che celebra il giovane martire romano (12 maggio).
Gli eventi in programma
I festeggiamenti hanno inizio nel pomeriggio dell’11 maggio con tutta una serie di rievocazioni. Tra le più importanti c’è l’incontro delle quattro contrade che si svolge in località Casone, all’ingresso della cittadina, quindi l’investitura dei reggenti, cioè il simbolico passaggio dei poteri ai connestabili con la consegna delle chiavi del paese alle dame, e la vestizione, cioè la consegna ai gonfalonieri da parte delle autorità civili degli stendardi. Questa è una delle rievocazioni più suggestive che si svolge la sera in una piazza Mazzini illuminata dalle sole fiaccole e che esplode di luce, suoni e colori non appena il sindaco pronuncia il suo rituale discorso. Tra le due cerimonie si svolge la tradizionale visita alle tavolate preparate dalle famiglie dei signorini e dei gonfalonieri, in ricordo dell’obbligo dei festaroli di offrire nei giorni di festa cibi e bevande a tutta la popolazione e soprattutto ai meno abbienti. Il 12 maggio è tutto dedicato alla rievocazione delle controversie per il possesso del monte San Pancrazio. Dopo la messa in piazza, detta ‘del signorino’ e celebrata dal vescovo, il primo signorino e il primo gonfaloniere partono per il monte, dove verranno celebrate altre rievocazioni e liturgie. Da qui faranno ritorno al paese solo nel pomeriggio dove ad attenderli ci sono gli altri signorini e gonfalonieri, rimasti simbolicamente a difesa del castello. I due gruppi daranno vita ad un altro incontro, anche questo fatto tutto di corsa. Rientrato in paese il corteo si prepara a fare da cornice al battaglione, un caratteristico carosello dei signorini a cavallo intorno ai gonfalonieri posti al centro della piazza, che costituisce il ringraziamento verso il patrono per aver fatto tornare incolumi dal monte coloro che erano partiti. Il 13 maggio la festa è tutta religiosa, con al mattino la messa solenne e la processione con la reliquia del braccio di San Pancrazio per le vie del paese a cui partecipa tutto il corteo storico. Nel pomeriggio si svolge invece la riposizione degli stendardi, con la piegatura dei drappi e della fettuccia bianca e rossa con cui erano legati all’asta che li sosteneva. La festa si chiude il 14 maggio, detto il ‘Giorno dei conti’, con la messa con liturgia funebre in onore dei caduti della storica zuffa avvenuta tanto tempo fa per il possesso del monte, e con la riconsegna degli stendardi alle autorità civili.