Cammino di Santiago: «Per me e per Norcia»

Daniele ha superato una tremenda malattia e ha perso la sua casa a San Pellegrino: «Ma sono ancora vivo e sono pronto a partire»

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di Fra.Tor.

Il 2016 per lui non è stato affatto semplice; prima la notizia di una terribile malattia poi il terremoto che ha distrutto la sua casa. Ora Daniele, fortunatamente, sta bene e sta per affrontare una delle esperienze più importanti e significative della sua vita: Il Cammino di Santiago di Compostela. È proprio lui a raccontare la sua storia ad umbriaOn.

La malattia Daniele ha 25 anni, è nato a Roma, ma da molti anni vive con la sua famiglia a San Pellegrino di Norcia. «A marzo del 2016 – racconta – mi è stato diagnosticato un tumore. Mi è crollato il mondo addosso, ho avuto paura, tanta paura e mi sono ripromesso che se fossi riuscito a superare la malattia avrei percorso il Cammino di Santiago. Grazie alle terapie, dopo 7 mesi, sono riuscito a sconfiggere il male e tornare una persona sana».

Il terremoto Nel frattempo, tra agosto e ottobre del 2016, il centro Italia e quindi anche San Pellegrino di Norcia, viene colpito da fortissime scosse di terremoto e Daniele perde la casa nella quale viveva con i genitori. «Ora vivo in un camper perché la ‘casetta’ che è stata assegnata ai miei genitori è troppo piccola per tutti e tre. Ma sono vivo, siamo ancora tutti vivi. Sono riuscito a superato la malattia e il fatto che il terremoto, nel mio territorio, non abbia causato morti mi ha dato un motivo in più per partire per il Cammino».

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Daniele

Il cammino Daniele ha atteso un po’ per partire, prima doveva rimettersi completamente in forze. Ora si sta allenando molto e il prossimo primo ottobre partirà per questa nuova esperienza. «Non è la prima volta per me, ho già fatto esperienze del genere, ma mai così lunghe e mai in un periodo invernale. Partirò da solo e ho deciso di fare un pellegrinaggio particolare, senza l’appoggio delle strutture se non per ricaricare il telefono».

Il viaggio Daniele dovrà arrivare a Nizza con un treno o con un pullman «perché portando con me cose come la bombola del gas per poter mangiare, dato che ho scelto di fare questo particolare percorso, non ho la possibilità di prendere l’aereo. Da Nizza un pullman mi porterà ai piedi dei Pirenei dove inizierà il mio Cammino: 800 chilometri fino a Siantiago di Compostela, più altri 100 per arrivare fino al mare, il tutto in circa 2 mesi».

Il messaggio Appesa al suo zaino Daniele porterà «una felpa con il logo San Pellegrino di Norcia, per rappresentare la mia terra messa in ginocchio dai tremendi terremoti dello scorso anno. Non so ancora se la lascerò a Santiago di Compostela o al punto di arrivo del Cammino, lo deciderò al momento, a seconda delle sensazioni che proverò quando sarò lì». La mamma di Daniele «ha subito appoggiato la mia scelta, ma mio padre no. Ha paura, è preoccupato perché il percorso sarà lungo e soprattutto in un periodo in cui troverò freddo e gelo. Spero di non farlo stare troppo in pensiero».

Seguiamo il percorso Daniele di recente ha aperto una pagina Facebook, ‘Pellegrino a Compostela. Per me e la mia terra’, in cui scrive: “La mia storia. Il mio cammino verso Compostela. Perché? Scopritelo giorno dopo giorno insieme a me”. In quella pagina, il prossimo 24 agosto, Daniele pubblicherà un video in cui spiegherà le motivazioni del suo viaggio e poi, una volta partito, aggiornerà la pagina per raccontare la sua esperienza.

Il Cammino di Santiago di Compostela è il lungo percorso che i pellegrini fin dal Medioevo intraprendono, attraverso la Francia e la Spagna, per giungere al santuario di Santiago di Compostela, presso cui ci sarebbe la tomba dell’Apostolo Giacomo il Maggiore. Santiago de Compostela è considerata la terza città santa per la cristianità dopo Gerusalemme e Roma. Da più un trentennio a questa parte il Cammino di Santiago ha ritrovato una nuova vitalità tanto che, se nel Medioevo fu motivo d’incontro e scambio culturale tra le genti del Mondo Antico, oggi è diventato un fenomeno mondiale; è facile infatti trovare sul Cammino persone di ogni nazionalità, ben oltre quelle europee. Negli ultimi anni si è stimato che oltre 200 mila pellegrini giungano ogni anno a Santiago. Ci sono credenti e non, cristiani e persone di altre fedi: ad accomunare tutti quelli che si mettono in cammino è la voglia di vivere un’esperienza che permetta di ritrovare la vera natura dell’uomo, le profondità del proprio cuore, della propria anima.

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