Perugia, mini cellulare trovato in carcere

Era nascosto tra gli oggetti personali di un detenuto: è stato sequestrato dagli agenti della penitenziaria

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Un piccolo telefono cellulare funzionante – con tanto di caricatore usb – nascosto tra gli oggetti personali di un detenuto all’interno del carcere di Capanne, a Perugia. A scoprirlo nella mattinata di venerdì sono stati gli agenti della polizia penitenziaria – comandante è il commissario Concetta Meglio – durante un’ordinaria perquisizione: a darne notizia è il vicesegretario regionale dell’Osapp Angelo Romagnoli.

Il sequestro

«Per quanto oramai siano quotidiani – commenta Romagnoli – i ritrovamenti di telefonini cellulari, peraltro sempre più piccoli, all’interno degli istituti penitenziari, l’attenzione della polizia penitenziaria rimane sempre altissima. Ed è proprio grazie all’attività costante e continua di osservazione dei ristretti che i poliziotti penitenziari di Perugia hanno potuto sequestrare l’ennesimo apparecchio cellulare, nonostante la gravissima e cronica carenza di poliziotti in cui riversa il carcere perugino; necessario un intervento teso a schermare i carceri e quindi a renderli non inidonei all’uso degli apparecchi cellulari».

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