di Mariachiara Manopulo
Il carcere di Terni risulta tra i più sovraffollati d’Italia, con un tasso di presenze che supera significativamente la media nazionale. A renderlo noto è l’associazione Antigone, attraverso il rapporto ‘Senza respiro’, in cui si segnala un tasso di affollamento pari al 140% della capienza regolamentare. Il fenomeno del sovraffollamento riguarda anche altri otto istituti penitenziari italiani, tra cui spiccano le case circondariali di Verona (186%), Roma Regina Coeli (184%) e Venezia (171%), strutture nelle quali si registra anche il maggior numero di episodi di autolesionismo.
Terni viene inoltre menzionata nel rapporto in relazione ai suicidi in carcere: sono tre i casi registrati tra il 2024 e il 2025, dato condiviso con altri otto istituti penitenziari, tra cui Firenze Sollicciano, Modena, Paola, Parma, Pavia, Teramo, Torino e Venezia. I numeri più alti, nello stesso periodo, sono stati rilevati a Napoli Poggioreale e Verona, con sei suicidi ciascuno. Nel documento si fa riferimento anche al carcere di Perugia, ‘Nuovo complesso Capanne’, dove la percentuale di detenuti stranieri supera la metà del totale, attestandosi al 56,1%.
Come ha dichiarato ad ANSA il Garante dei detenuti dell’Umbria, l’avvocato Giuseppe Caforio, «il rapporto di Antigone sulla situazione del carcere di Terni è drammaticamente veritiero. Le carceri umbre affrontano quotidianamente situazioni di particolare delicatezza, legate non solo all’ormai cronico sovraffollamento, ma anche alla tipologia dei detenuti, con un forte aumento dei cosiddetti psichiatrici e tossicodipendenti. La situazione è drammaticamente peggiorata negli ultimi mesi – ha spiegato – laddove il flusso dalle carceri toscane ha avuto un’impennata, con una tipologia di detenuti trasferiti sempre più complessa e difficile da gestire. L’auspicio è che il Provveditorato istituendo, che comprende Umbria e Marche, possa partire quanto prima, andando a limitare, se non a escludere definitivamente, il trasferimento dei detenuti dalla Toscana. Si potrebbe così ripristinare, all’interno delle carceri regionali, un equilibrato rapporto fra sovraffollamento e caratteristiche peculiari dei detenuti. I detenuti non vanno solo contati, ma anche qualificati, perché – ha concluso l’avvocato Caforio – a volte gestire un detenuto complesso richiede la stessa energia e le stesse risorse umane necessarie a gestire cinque detenuti ‘normali’».
La difficile situazione dell’istituto penitenziario ternano è ben nota all’onorevole di Forza Italia Raffaele Nevi, che lo ha visitato alcuni mesi fa nell’ambito dell’iniziativa del partito azzurro ‘Estate in carcere’. «Forza Italia – afferma – è da sempre in prima linea per migliorare le condizioni di vita dei detenuti e la situazione nelle carceri italiane. Il nostro segretario nazionale, Antonio Tajani, ha lanciato la scorsa estate una campagna di mobilitazione: noi parlamentari, insieme ai consiglieri regionali e agli amministratori locali, abbiamo visitato gli istituti penitenziari del Paese con l’obiettivo di avere una fotografia chiara della situazione. Ci siamo confrontati con i detenuti, con gli operatori e con gli agenti della polizia penitenziaria. A Terni ho riscontrato una situazione delicata, dovuta al sovraffollamento e alla carenza di personale medico, di polizia penitenziaria e di operatori. Nei mesi scorsi, il Governo ha messo in campo misure urgenti per garantire i diritti dei detenuti, restituire loro dignità e mettere al centro la dimensione umana. Con il Decreto Carceri è stata istituita la figura del Commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria, promuovendo anche le misure alternative alla detenzione e stabilendo l’assunzione di 1.000 nuovi agenti. Sappiamo bene che non basta, e continueremo a stimolare il Governo affinché non si spengano i riflettori sulla questione. Serve una diversa organizzazione, uno snellimento della burocrazia, oltre a un supporto per i giudici di sorveglianza, i cancellieri e il personale sanitario. La pena deve essere scontata in condizioni di dignità», conclude il parlamentare e portavoce nazionale di Forza Italia.