Cascia, venerdì Santo: la tradizione continua

Nonostante le ferite del terremoto la processione del ‘Cristo morto’ attraverserà la cittadina, cambiando però itinerario

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Il terremoto anche a Cascia ha lasciato qualche ferita e in certi momenti ha fatto vacillare gli animi dei casciani, sopratutto quelli costretti a lasciare la propria casa. Nonostante tutto, però, la tradizionale processione del ‘Cristo morto’ attraverserà le vie di Cascia la sera del venerdì Santo come è sempre stato dal 1300.

La tradizione La processione cambierà itinerario, dopo secoli nei quali lo scrosciare delle catene dei penitenzieri attraversava le stesse strade, perché purtroppo il terremoto ha reso impercorribili parti del tradizionale percorso. Dopo diverse riunioni e ripensamenti, la secolare confraternita della ‘Buona Morte’ di Cascia ha deciso di far sfilare la suggestiva processione, che per la prima volta partirà dalla Basilica di Santa Rita per attraversare la piazza di Cascia e risalire al Santuario porgendo il solito rispettoso saluto al corpo di Santa Rita. I casciani sono legati in modo particolare a questa processione, che unisce misticismo e tradizione, e quasi tutti sono impegnati a rappresentare i quadri viventi delle stazioni della ‘Via Crucis’, a portare luci e torce e a portare in spalla la bara del Cristo e la statua della Madonna Addolorata. La suggestione più grande è data dalla lunga sequenza di penitenzieri ‘gli incappucciati’ che carichi di pesanti croci e catene attraversano le vie di Cascia.

LA STORIA

La processione si aprirà alle 21.30 con la croce della confraternita della ‘Buona Morte’ alla quale seguiranno le stazioni della ‘Via Crucis’ rappresentate da quadri viventi, le tele dipinte a mano e da poco restaurate dall’artista di Cascia Erika Lavosi accompagneranno i figuranti. Le stazioni della ‘Via Crucis’ saranno quindi seguite dai penitenzieri incappucciati in sacchi. Ci sarà quindi la ‘croce di mezzo’ così detta perché in passato si trovava nel mezzo della processione e quest’ultima era seguita da numerosi fedeli, dalla ‘croce a vento’, dalla banda e dalla ‘sacra spina’. Seguiranno il Gonfalone di Cascia, le autorità cittadine, il Cristo Morto, il sacerdote con piviale viola, bambini e corteo di giovani, la Madonna Addolorata, il sacerdote con piviale nero e il popolo.

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