Si è chiusa al teatro Secci l’edizione del ‘Terni Festival – Didattica, Innovazione, Ricerca e Territorio’. Spazio ad un concerto finale di Flamenco a cura del conservatorio Briccialdi e con l’assegnazione dei premi e dei riconoscimenti agli istituti superiori.
Ad aggiudicarsi la coppa e la targa – contest basato su progetti di innovazione scientifica e tecnologica – è stato l’istituto ‘Gandhi’ di Narni che ha realizzato un progetto dal titolo ‘Destinazione Futuro’ sul tema dell’economia circolare sul recupero degli Pfu pneumatici fuori uso con le classi 4° liceo scientifico scienze applicate e 5° L del liceo linguistico e con i professori Adria Ingletto e Mariano Paciello.
Alla terza edizione hanno partecipato il Tacito-Metello, il Galilei, Donatelli, Casagrande-Cesi, Ipsia, Allievi-Sangallo (tutti di Terni), lo Spagna-Campani di Spoleto, l’omnicomprensivo di Amelia e il Gandhi di Narni. «Tutti i progetti presentati sono stati di grande qualità – le parole dell’assessore alla scuola Viviana Altamura – e hanno spaziato su vari temi prendendo spunto dagli stimoli ricevuti durante i seminari e a tutti vanno i nostri complimenti per il lavoro svolto e per il percorso compiuto dai ragazzi e dalle ragazze che hanno mostrato di gradire e di apprezzare moltissimo la collaborazione e la sinergia con il mondo dell’università e della ricerca. Un confronto prezioso e approfondito iniziato fin dal mese di gennaio che si è sviluppato in cinque seminari».
«Il Terni Festival è davvero una straordinaria opportunità per il nostro territorio – il commento del presidente dell’Associazione per Terni Città Universitaria Giocondo Talamonti – per i nostri giovani e per far crescere la cultura universitaria in città: questo fin dall’inizio è stato l’obiettivo della nostra associazione che ha fortemente voluto e seguito da sempre il Terni Festival». Infine Stefano Brancorsini, delegato del rettore per Terni: «Un’occasione che in passato non c’era, un’opportunità per far in modo che già dalle scuole superiori i ragazzi e le ragazze inizino a capire che cosa siano concretamente lo studio e la ricerca universitarie, così da essere messi in grado di scegliere con maggiore consapevolezza il proprio futuro». C’è stata la collaborazione scientifica e organizzativa dei professori Antonio Faba e Sabina Curti».