Chiusura sportelli bancari: «Ormai i buoi sono scappati»

Dopo la manifestazione di Castel Ritaldi, il segretario First Cisl Francesco Marini interviene polemicamente: «Noi non invitati. Troppi appelli nel vuoto»

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di Francesco Marini
Segretario First Cisl Umbria

Prendiamo atto, con rammarico, che la manifestazione tenutasi a Castel Ritaldi per denunciare la chiusura dell’ultimo ed unico sportello bancario presente sul territorio, non fosse estesa a tutte le sigle sindacali, dal momento che la First Cisl, che ho l’onore di rappresentare, non è stata invitata. Una constatazione amara, soprattutto perché esclude chi, come noi, in questi anni, è stato sempre in prima linea nella battaglia per difendere la presenza dei servizi bancari in tutte le piccole e medie realtà regionali. Ci dispiace non aver partecipato, anche perché, a fronte di una parata di politici, anche di rango regionale, che a suon di selfie, si sono ritrovati a Castel Ritaldi, avremmo colto l’occasione per chiedere come mai solo oggi ci si accorge degli effetti che alcune importanti operazioni bancarie hanno determinato nella nostra regione. In questi anni, con numerosi articoli ed interventi, abbiamo denunciato e chiesto pubblicamente alle istituzioni regionali, per la verità dei diversi schieramenti politici, di incontrare le forze sindacali su alcune importanti e delicate questioni che hanno interessato gli istituti di credito del territorio. In ordine di tempo, l’ultima e più eclatante ha riguardato la vicenda della Cassa di risparmio di Orvieto ma ne potremmo citare altre. Tuttavia dalle istituzioni, purtroppo, non abbiamo mai ricevuto risposta. Come sempre, poi, si prova a chiudere la stalla quando i buoi sono usciti. Siamo pertanto solidali con i cittadini dei territori (Castel Ritaldi è uno, ma non l’unico) che stanno vivendo il disagio provocato dalla chiusura di uno sportello bancario. E ci continueremo a battere nelle sedi opportune affinché si trovino soluzioni che invertano questa prassi sempre più di moda. Ma dobbiamo anche constatare che questi episodi non sono la causa, ma l’ effetto di tante scelte di cui chi poteva e doveva non si è occupato.

Francesco Marini

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