Chiusura uffici postali: «I tempi si stringono»

Umbria, una settimana è il tempo che Poste Italiane si è riservata per decidere le sorti degli undici uffici postali

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Una settimana è il tempo che Poste Italiane si è riservata per decidere le sorti degli undici uffici postali dell’Umbria che, settimane fa, aveva comunicato di voler chiudere.

Una settimana Venerdì mattina, a Firenze, si è svolto l’incontro tra l’assessore regionale alle riforma, Antonio Bartolini, il presidente di Anci Umbria, Francesco de Rebotti e il responsabile di area territoriale di Poste Italiane per Umbria e Toscana, Michele Deiana. «Si è trattato di un incontro tutto sommato positivo. Poste Italiane ha preso atto delle motivazioni che hanno spinto Regione ed Anci Umbria ad intervenire – ha spiegato l’assessore Bartolini – per modificare il piano di riorganizzazione degli uffici postali della nostra Regione e si è riservata, correttamente, di riesaminare la proposta dandoci entro la prossima settimana le sue valutazioni».

La fiducia «Siamo fiduciosi anche perché le nostre osservazioni scaturiscono non soltanto da motivazioni politiche o di semplice rivendicazione, ma sono confortate da alcuni decreti ministeriali e sentenze di tribunali, come ad esempio il Tar della Calabria, che impongono, a nostro avviso, nuove valutazioni, tenendo conto sia dell’importanza del ruolo sociale e dei servizi erogati dagli uffici postali per la comunità, sia considerando la loro collocazione, anche in relazione alla conformazione territoriale, la distanza tra gli uffici postali stessi e l’età anagrafica della popolazione interessata».

L’impegno «Abbiamo ribadito che non ci sembrano assolutamente sufficienti mere motivazioni economiche per giustificare la soppressione dell’ufficio di un ente che eroga servizi primari ai cittadini e che dunque, il raccordo con gli enti locali interessati è importante, soprattutto alla luce dell’alto valore sociale che gli uffici postali rivestono per le comunità coinvolte». L’incontro di venerdì «andava in questa direzione – ha concluso Bartolini – ed ora attendiamo che Poste Italiane recepisca le nostre indicazioni che tengono conto sia delle giuste esigenze dell’azienda sia delle esigenze dei territori. Ovviamente l’impegno della Regione e di Anci Umbria proseguirà fino a quando non si arriverà ad una soluzione condivisa».

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