Quest’anno le donazioni del 7 per mille Irpef (5×1000 e 2×1000) effettuate ad Arci, andranno ai circoli dislocati su tutto il territorio nazionale. Una decisione accolta con favore da Tommaso Sabatini, responsabile dei circoli per Arci Terni: «Si tratta di strutture che da ormai un anno sono chiuse a causa della pandemia. Di fatto non lavorano più e questa possibilità di aiutarle, rappresenta un segno tangibile di vicinanza che abbiamo voluto dare come Arci».
Il sostegno, come funziona
La campagna si chiama ‘Con Arci Puoi’: oltre il consueto 5×1000 Irpef per le attività di carattere sociale, si potrà donare anche il 2×1000 per quelle culturali. È stata infatti introdotta la possibilità aggiuntiva di destinare nella dichiarazione dei redditi 2021 il 2×1000 dell’Irpef in favore di un’associazione culturale, come Arci, previa l’iscrizione negli appositi registri. Il 5×1000 e il 2×1000 offrono quindi due possibilità , che non sono in alternativa tra loro né con il 2×1000 ai partiti politici, che possono essere espresse insieme. Di fatto un 7×1000 che sarà destinato al sostegno dei circoli che, dopo un anno di chiusure forzate e riaperture condizionate dalla pandemia, rischiano la chiusura definitiva.
Il viaggio in tutta Italia
«Durante la campagna ‘Con Arci Puoi’ – spiega la nota del nazionale – faremo un viaggio nei circoli che ci porterà in tutta Italia, dal sud al nord, per incontrare le donne e gli uomini che ogni giorno lavorano per difendere quegli indispensabili spazi di socialità condivisa, un unicum costruito in oltre 60 anni di storia dell’Arci. Luoghi di ritrovo, solidarietà e cultura fondamentali per i territori e ancora più preziosi in questa fase storica: molti circoli si trovano in piccoli paesi o quartieri difficili e spesso costituiscono l’unico spazio di incontro con tante diverse attività , dalla promozione culturale all’assistenza agli anziani, da spazi educativi a luoghi dove ascoltare concerti di artisti emergenti. Un viaggio in quegli stessi Circoli che dal marzo dello scorso anno hanno affrontato e stanno affrontando l’emergenza sanitaria, e che hanno visto lavoratori Arci e volontari promuovere centinaia di progetti in tutta Italia per dare una risposta concreta ai bisogni delle persone, affinché nessuno si sentisse solo, fornendo un luogo sicuro nel quale trovare rifugio e chiedere aiuto. Dalla distribuzione di pasti alle spese solidali, dagli sportelli di ascolto ed orientamento sugli strumenti di aiuto ai lavoratori alla lotta alle discriminazioni e disuguaglianze, cresciute in maniera esponenziale e preoccupante nell’ultimo anno. Fino ad offrire supporto alle istituzioni, nei limiti delle disponibilità di sedi e di volontari, nella campagna vaccinale».
Il codice fiscale
Con il 5×1000 e il 2×1000 ad Arci, inserendo nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 97054400581, si potrà dare un sostegno concreto ai circoli. «Una mano tesa per aiutare chi aiuta, per poter dire ancora una volta che con ‘Arci puoi’ e che ‘potrai’ ancora in futuro».