di S.F.
Un collocamento a riposo per «inidoneità permanente ed assoluta» che costa al Comune di Terni 9 mila euro. C’è chi dal 1° gennaio 2025 non lavora più per l’ente e ora c’è una conseguenza di natura contabile.
Cosa è successo? Lo scorso 18 dicembre la dirigente alla struttura complessa risoese umane/finanziarie, Grazia Marcucci, ha firmato l’atto per il collocamento a riposo per l’inidoneità come dipendente di amministrazione pubblica ed a proficuo lavoro. Come prevede l’articolo 55 del decreto legislativo 165/2001. Ciò è accaduto in seguito al lavoro della commissione medica dell’Inps (3 dicembre 2024).
La normativa in questi casi indica che al dipendente spetta l’indennità sostituiva per il mancato preavviso (quattro mesi) e il pagamento dei giorni di ferie maturati e non goduti. Risultato? Via libera alla liquidazione da 7.632 euro per il mancato preavviso e 1.467 per il compenso sostitutivo delle ferie. Firma la stessa Marcucci dopo il lavoro istruttorio del responsabile del procedimento, il funzionario con elevata qualificazione Luca Sbordoni.