di S.F.
Un insoluto complessivo – Iva compresa – che sfiora i 2 milioni di euro nel periodo 1° gennaio 2018-31 dicembre 2020. Questo l’esito della ricognizione della partita crediti/debiti tra il Comune di Terni e la Sii S.c.p.a: c’è la riconciliazione con tanto di accordo transattivo sottoscritto lo scorso 15 dicembre per i consumi idrici. Meno corposo il credito che vanta l’amministrazione nei confronti della società.
Discordanze chiarite
Non è il primo passaggio del genere che coinvolge Comune e Sii. Il 27 ottobre 2017, pre dissesto, c’era già stata una riconciliazione contabile; il 28 novembre del 2018 ulteriore sottoscrizione per un verbale legata alla partita crediti/debiti. Tutto ciò riguardava posizioni pre 31 dicembre 2017 e ora, in sintesi, si è messo il punto su ciò che è accaduto nel triennio successivo (tutto a carico dell’ente e non dell’Organo straordinario di liquidazione). Nel corso del 2021 le parti si sono confrontate più volte per giungere alla ‘quadra’ su diversi aspetti, in primis per arrivare ad un accordo sul pagamento: bollette per i consumi idrici, fognari e di depurazione per gli usi pubblici delle utenze intestate. Del tema se ne parlerà nel corso dell’ultima commissione consiliare dell’anno fissata per mercoledì.
Comune-Terni Reti, ‘quadra’ sui conti: c’erano discordanze anche sul mattatoio

I conti: focus fontanelle cimitero
Capitolo debiti del Comune. Risulta in totale una cifra di 1 milione 933 mila euro: il pagamento dell’insoluto ci sarà in tre tranche da poco più di 644 mila euro previste rispettivamente entro febbraio 2022, dicembre 2022 e dicembre 2023, ‘spalmate’ su tre esercizi. C’è un aspetto sottolineato nel documento istruttorio: «L’importo riguardante il pagamento dei consumi idrici delle fontanelle all’interno dei cimiteri comunali, come precisato dalla direzione lavori pubblici – manutenzioni, titolare delle verifiche tecniche sulle utenze in questione, può essere pagato tenuto conto del citato riscontro fornito, a specifica richiesta dell’ente, dall’Auri con la nota sopra citata che ha chiarito ‘che l’attuale sistema tariffario regolato da Arera non prevede utenze (pubbliche o private) a cui non sia correlato uno specifico contatore che ne determini i consumi e di conseguenze i corrispettivi da pagare al gestore del servizio secondo le determinazioni tariffarie». Per quel che concerne i crediti del Comune verso la Sii sono 777.170 euro, la maggior parte dei quali riguarda i canoni di concessione idrica del 2020. Riconciliazione e partita chiusa. Impegnata in prima battuta nel lungo e tortuoso lavoro – durato diversi mesi – la dirigente alle attività finanziarie, Grazia Marcucci.