Terni, crediti/debiti Asm e Comune: corposo ‘squilibrio’

Chiusa la partita contabile dopo le verifiche nel corso dell’anno per le diverse discordanze: al 31 dicembre 2020 Asm aveva crediti per 6 milioni

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di S.F.

Maggiori utenze, crediti inesigibili, interessi per ritardati pagamenti e conguagli per i servizi di raccolta e selezione rifiuti. Su queste tematiche il Comune e Asm non concordavano nelle risultanze contabili e allora è scattata la verifica tecnica per arrivare – alla pari delle altre società partecipate di palazzo Spada – alla riconciliazione della partita tra crediti e debiti: missione compiuta con forte squilibrio registrato al 31 dicembre 2020. La discussione sull’argomento – inevitabile che di mezzo ci finirà anche il discorso legato al procedimento in corso per la cessione delle azioni fino al 49% con innesto di un partner industriale – è in arrivo in III commissione consiliare ed in consiglio.

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I debiti di Asm

Le discordanze erano emerse in merito al rendiconto di gestione 2020 e le parti si sono attivate per trovare la quadra, con Asm che ha inviato a palazzo Pierfelici la relazione tecnica della propria società – si tratta della Kpmg, missive firmate da Maurizio Cicioni – di revisione. Scambio formale e riconciliazione trovata: i debiti di Asm verso il Comune – decorrenza dal 1° gennaio 2018 e stop al 31 dicembre 2020 – sono di 470 mila euro tra Tari, interessi e mitigazione disagio ambientale. Ben diversa a livello numerico la situazione opposta.

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I crediti verso il Comune

In questo caso c’è da fare una divisione tra i crediti per fatture già emesse e quelle da emettere, in entrambi i casi al 31 dicembre 2020. Nel primo caso si parla di una cifra di oltre 3,4 milioni di euro (la parte più corposa riguarda il servizio di raccolta e trasporto rifiuti per novembre 2020, oltre 1 milione); ci sono poi 700 mila euro per gli insoluti Tia/Tari 2018 riguardanti il Piano economico-finanziario 2019. Per quel che concerne la seconda circostanza il totale riconciliato risulta di 2,5 milioni di euro e coinvolge anche conguagli per ingombranti e raccolta. Dunque, in definitiva, si parla di un credito complessivo di 6 milioni e 49 mila euro. C’è l’asseverazione. Nel contempo la cifra in ballo è diminuita.

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