Comune Terni, spesa per l’energia elettrica da 2,8 a 6,3 milioni. Si ‘pesca’ da due fondi

Si parla di circa un +125% complessivo per il 2022: aumento di oltre 3 milioni tra immobili e illuminazione pubblica. Mirino sul fondo rischi e residuo Covid

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di S.F.

Uno schema tanto semplice quanto indicativo per mostrare l’aumento – si parla di un +125% in linea di massima – legata all’energia elettrica. Il passaggio è contenuto nella proposta in arrivo sui banchi del consiglio comunale per la salvaguardia degli equilibri relativi al bilancio di previsione 2022/2024 dopo le numerose variazioni degli ultimi mesi: la presumibile cifra complessiva messa nera su bianco è di 6,3 milioni per l’anno in chiusura, dato record.

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I conti per l’energia elettrica

L’incremento

Le voci sono due, illuminazione pubblica ed immobili. Per quest’ultimo l’incremento presunto per il 2022 è di ‘solo’ 1,1 milioni di euro: si passa dal milione dello scorso anno ai 2,2 dell’anno in corso. L’incremento più sostanzioso non può che essere per il primo settore con balzo da 1,7 milioni a ben 4 milioni. Il totale è dunque di 6,3, dato neanche avvicinato nell’ultimo quinquennio da palazzo Spada. Discreta botta per il bilancio ma evidentemente il problema è di tutti i Comuni d’Italia.

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La copertura e la tenuta

La direzione attività finanziarie ha inserito in variazione di bilancio per il finanziamento dell’aumento anche l’utilizzo del fondo rischi e del residuo fondo Covid per un totale di oltre 1,1 milioni di euro: 800 mila euro arrivano dal primo ed i restanti 340 dal secondo. «Mai come in questi anni la verifica degli equilibri, soprattutto con diverse cadenze nell’esercizio, diventa un momento essenziale – viene specificato – per la verifica della tenuta dei conti del Comune alla luce della crisi finanziaria innestata anche dalla crisi pandemica iniziata nel 2020 ma che influenzerà la situazione economica anche nei prossimi anni. All’emergenza pandemica non ancora terminata, si aggiunge quella della guerra in Ucraina che sta già avendo ricadute sull’economia mondiale, europea, nazionale e con ricadute sulla gestione dei Comuni».

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