Covid, Acquasparta: salgono i casi, sei classi in quarantena

La percentuale di positivi su 1.000 abitanti sale al 7,71%: il punto dell’amministrazione. «La situazione resta sotto controllo»

Condividi questo articolo su

Aumentano i casi – come in gran parte dei territori della regione – di Covid-19 ad Acquasparta. Nel tardo pomeriggio di mercoledì l’amministrazione comunale ha fatto il punto della situazione, con focus sul mondo scolastico: «Rispetto all’ultimo aggiornamento abbiamo un aumento di otto positivi per un totale di trenta ufficiali. La percentuale su 1.000 abitanti sale oggi a 7,71%».

Il sindaco Montani

Il disallineamento

Resta il consueto problema statistico: «Abbiamo preso visione – spiega l’amministrazione – della dashboard della Regione che conta trentasei attualmente positivi, ma le comunicazioni ufficiali arrivate presso i nostri uffici ci informano di trenta persone positive, evidenziando un diseallineamento con i dati in possesso dai comuni e dalla Regione che, spesso, contano tra i positivi anche persone ormai guarite ed ufficialmente uscite dalla quarantena contumaciale. Le condizioni di salute dei nostri concittadini colpiti dal virus sono in leggero miglioramento per i sintomatici e invariate per gli asintomatici. Oggi nessuno dei nostri concittadini è ricoverato in ospedale, ma sono tutti seguiti al proprio domicilio. I contatti diretti dei positivi sono tutti in isolamento fiduciario».

Le scuole. Situazione sotto controllo

Si passa alle scuole: «Gli insegnanti positivi sono due più un educatore. Gli alunni positivi sono uno alla primaria e tre alla secondaria; le classi in quarantena sono quattro alla primaria e due alla secondaria per un totale di sei classi. Per il momento, seppur in leggero peggioramento, la situazione rimane sotto controllo, grazie anche al contributo di tutti i cittadini che, coscienziosamente, rispettano le regole emanate dal consiglio dei ministri e dalla giunta regionali. Ribadiamo – conclude – che è solo rispettando tali norme che riusciremo a spezzare la catena del contagio e a tornare ad una situazione meno pressante».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli