Cascata-Carsulae, anticipo cassa in vista della ripresa

150 mila euro per il pagamento delle prestazioni di servizio: via libera all’attuazione delle misure nell’ottica di una prossima riapertura

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La relazione del Comitato tecnico-scientifico è di martedì e di tempo ne serve per adeguare l’intera area alla ripresa dell’attività turistica. Fatto sta che ci si prepara alla riapertura e per quel che concerne la cascata delle Marmore la giunta ha dato il via libera ad un anticipo di cassa da complessivi 150 mila euro: serviranno per il pagamento delle prestazioni di servizio utili per l’attuazione dei protocolli di sicurezza per garantire l’accoglienza dei turisti durante il periodo covid-19.

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Tourist shop cascata

La disposizione

In sostanza – interessati Federico Nannurelli, Paolo Neri e il dirigente Piero Giorgini – è stato dato il semaforo verde per mettere in atto tutte le misure necessarie per la prossima (non imminente) riapertura dell’area della cascata della Marmore, della biglietteria e del centro espositivo del parco archeologico di Carsulae. «In conseguenza della crisi legata – viene specificato – all’emergenza covid-19 si devono individuare rapidamente le azioni prioritarie per non fare decadere le basi più evolute, concrete, stabili ed organizzate che sono legate al modello di gestione e fruizione della destinazione turistica territoriale». Per i siti turistici con oltre 100 mila accessi annui sono previste scansioni della temperatura, turnazioni, personale per l’igienizzazione ed eliminazione dei biglietti cartacei.

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Carsulae

Il turismo

Chiaro che tale azione deve tenere in considerazione le indicazioni del governo e delle autorirà preposte. Tra fine maggio e inizio giugno dovrà essere tutto pronto: «Solo con la ripresa dei servizi – viene evidenziato – legati alla gestione della cascata delle Marmore e del comprensorio di pregio integrato si può ancora pensare al mantenimento e alla crescita delle opportunità che questa offre, affrontando prioritariamente le azioni dirette, dinamiche ed operative che siano in grado di ridurre gli effetti negativi prodotti da una crisi così grave che in due mesi ha interessato e stravolto tutto il settore della filiera turistica, dei prodotti e dei servizi collegati». C’è dunque l’ok all’anticipazione di cassa di 150 mila euro: è la spesa – stimata – che occorre per la ripresa dei servizi e per un periodo sperimentale di un mese. «Deve essere anticipata al fine di garantire sia i pagamenti, ma anche la ripresa degli introiti pensando così ad una riattivazione dei flussi turistici».

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