Covid, Giove-Attigliano Esposto e revoca

Il sindaco Parca: «Ordinanza di divieto d’ingresso per giovesi? Obbrobrio giuridico, chiedo al prefetto». Poche ore e Fazio la revoca: «Venuti meno presupposti fattuali»

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Il numero di persone positive a Giove sale ad otto. A darne notizia è il sindaco Alvaro Parco: «Si è aggiunta oggi una coppia – marito e moglie – già in isolamento da due settimane. La parte buona della notizia è che sette delle persone accertate presentano sintomi lievi o nulli e sono in isolamento domiciliare, solo uno è ospedalizzato ed è grave per problemi che aveva in precedenza. Auguriamo a tutti una pronta guarigione. L’età media dei casi conclamati è di circa 49 anni. In venticinque sono sotto assistenza. Non so perché il numero sia così elevato in un piccolo comune come questo, posso solo presupporre che sia dipeso da una refrattarietà nel seguire le indicazioni nei giorni iniziali o per il tipo di attività svolte, a contatto con il pubblico (infermiere, commercianti, aree di servizio)», le parole del sindaco Alvaro Parca.

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La polemica e l’esposto

Non è l’unico argomento che tiene banco nella mente di Parca. Inevitabile un ritorno sulla bagarre scoppiata in avvio di settimana: «Abbiamo cercato aiuto nei comuni vicini per i beni alimentari, per un giorno l’abbiamo trovata e per il secondo meno. La cosa che mi ha amareggiato, colpito e meravigliato è il tipo di solidarietà che si è dimostrata – sottolinea Parca – tra paesi vicini: io ho un altro concetto ma non è detto che sia quello di giusto. Il sindaco di Attigliano ha emesso anche un’ordinanza per il divieto di ingresso ai residenti del comune di Giove: credo che sia un obbrobrio giuridico, condannabile e discutibile. Prima di tutto da un punto di vista morale ma, ripeto, anche giuridico: un mio parere che vorrei fosse suffragato da una fonte più elevata. Pe questo ho fatto un esposto al prefetto di Terni, Emilio Dario Sensi, per chiedere della legittimità del provvedimento. Per quel che concerne l’atteggiamento della sindaca di Amelia, Laura Pernazza, diciamo che prima di rivolgersi al prefetto e ai carabinieri per chiedermi di evitare di mandare i giovesi nei loro punti commerciali, forse avrebbe potuto farmi una telefonata come ha fatto Leonardo Fazio. Il ruolo degli amministratori non è quello di amplificare i malumori, bensì calmarli». Infine la situazione odierna: «Ad oggi è stata riaperta la Coop per mezza giornata con la sostituzione dei dipendenti in quarantena e c’è solo un altro negozio, una macelleria, che non è certamente sufficiente a soddisfare i bisogni di tutta la popolazione».

La revoca dell’ordinanza

Poche ore e Fazio ha firmato l‘atto che revoca l’ordinanza del 31 marzo. Motivo: «Sono venuti meno i presupposti fattuali della stessa in seguito alla riapertura del supermarket Coop di Giove» per la riorganizzazione della «struttura con una squadra di cinque dipendenti provenienti da altri punti vendita, garantendo pertanto l’apertura dell’unico presidio alimentare del paese dal lunedi al sabato dalle 8.30 alle 13».

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