Covid: «Quarta ondata è attesa ma sarà molto più debole»

L’assessore regionale alla salute Coletto: «Guardiamo con fiducia al futuro. Vaccini e misure di contenimento sempre decisivi»

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Conferenza stampa, giovedì mattina, da parte della Regione Umbria per fare il punto sull’emergenza Covid nel territorio. Così in apertura l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto: «Nei giorni scorsi è stato convocato il Centro operativo regionale per discutere della diffusione della variante Delta, anche in relazione all’arrivo di cittadini da altri Paesi attraverso gli aeroporti. Parliamo in alcuni casi di nazioni in cui la presenza della variante, che infetta più rapidamente rispetto al Covid ‘classico’, è consistente. Per questo siamo corsi ai ripari, prevedendo controlli rigidi allo scalo aereo di Perugia. Nessuna ostilità verso i turtistio che giungono da noi, ma l’esigenza di tutelare loro ed i cittadini. Un minimo di attenzione, anche sulla scorta dell’esperienza, riteniamo sia necessaria».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Carla Bietta

«Da qualche giorno la curva non scende più»

Così i dottori Cristofori e Bietta del nucleo epidemiologico regionale, nell’analizzare la situazione dei contagi: «Da qualche giorno – ha detto il primo – c’è una leggerissima inversione della curva epidemiologica e la fase di discesa per ora si è fermata ed è iniziata una lieve risalita. L’indice RT, di conseguenza, è arrivato a 1,82 in Umbria e 1,61 in Italia. I numeri restano in ogni caso ancora molto piccoli. L’incidenza settimanale è identica a quella di sette giorni fa, ovvero 6,09 (positivi ogni 100 mila abitanti), senza differenze particolari fra le due province. Tutti i distretti hanno una incidenza inferiore a 50, l’unico che è leggermente più alto degli altri è quello della Valnerina con un’incidenza pari a 26. In ogni caso la situazione in Umbria è un po’ più tranquilla di quella nazionale, con qualche segnale di lieve ripresa dell’epidemia».

Il quadro internazionale

Carla Bietta, ripetto alle fasce di età, ha spiegato che «quella 18-24 presenta il maggior ‘movimento’, sempre con valori relativamente modesti e non preoccupanti nella loro consistenza. Nella popolazione più anziana la numerosità dei casi è la più bassa. L’andamento dei ricoveri continua a mantenersi basso e, così come per i decessi, la situazione resta tranquilla». Sulla variante Delta: «Abbiamo cercato di capire come è distribuita la variante in Europa e in Italia, dove ha una diffusione del 54% e che sta sostituendosi a quella ‘Alfa’ inglese. L’obiettivo è capire ciò che sta accadendo intorno a noi, anche rispetto all’arrivo di persone dall’estero. Circa l’estero, l’Albania presenta negli ultimi 15 giorni un trend in aumento, pur con pochi casi. Per i Paesi Bassi c’è un forte incremento di casi ma per lo più di variante ‘Alfa’. Malta ha un 36% di variante Delta con forte aumento dei casi. In Austria la ‘Delta’ sta al 59%, in Belgio al 38%, nel Regno Unito la variante inglese è stata soppiantata dalla ‘Delta’, ora al 96%, con un importante aumento dei casi e, decisamente più contenuto, dei ricoveri: ciò anche in ragione dell’estensione della campagna vaccinale». La dottoressa Enrica Ricci ha illustrato i controlli che la Regione intende attuare sui voli in arrivo all’aeroporto di Perugia: «Nella struttura c’è un tecnico sanitario Usmaf del ministero che controlla gli arrivi. Insieme alla ProCiv attueremo una procedura per monitorare tutti i passeggeri, suddividendoli in europei ed extra europei, partendo dal possesso del ‘green pass’».

Il futuro del Covid: «La quarta ondata sarà molto più debole»

«Circa le vaccinazioni, partendo ora con gli under 30 – ha spiegato l’assessore Coletto -, dovremmo riuscire a vaccinare un numero importante di studenti umbri prima che rientrino in classe. Su anziani e fragili siamo più avanti di molte altre regioni italiane. La quarta ondata del virus arriverà ma sarà molto più debole delle precedenti. L’infezione risale ma l’ospedalizzazione è e sarà molto più contenuta rispetto al passato: vaccinarsi è decisivo, rispettare il distanziamento e attuare tutte le misure note è altrettanto importante. Sfruttiamo questo periodo estivo, dove temperature e stili di vita consentono di contenere meglio il virus. Ma restiamo sempre attenti a tutto ciò che c’è da fare. Abbiamo visto il piccolo cluster in Valnerina: lo abbiamo contenuto grazie al tracciamento, che non si è mai interrotto. Quindi andiamo avanti con attenzione ma anche con fiducia. La ripresa economica si intravede – ha aggiunto Luca Coletto – e non va interrotta».

«Immunità a metà settembre ma c’è l’incognita dosi»

«La proiezione per l’immunità – sempre l’assessore – è collocata, come in precedenza, alla metà del mese di settembre. Dipenderà ovviamente dal numero di dosi che ci arriveranno. Ieri (mercoledì, ndR) ne abbiamo fatte oltre 10 mila, segno che il nostro potenziale è importante: noi possiamo arrivare fino a 18 mila. Dipende da quante ne avremo a disposizione e se ci saranno altri tagli». Per Cristofori, in ogni caso, «l’immunità cosiddetta ‘di gregge’ è, a livello planetario, un miraggio».

Vaccini in arrivo a luglio

È prevista la consegna di 7.900 dosi di vaccino Moderna il 19 luglio, mentre il 20 luglio è previsto l’arrivo di 15.210 dosi di Pfizer, il 22 luglio 28.080 sempre di Pfizer e altrettante (28.080) il 29 luglio.

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