‘Buoni spesa’ Terni tra stop e rassicurazioni

Il Comune sospende ricezione domande: il 40% sono incomplete, scatta verifica. L’opposizione attacca, l’assessore Ceccotti: «Nessuno sarà lasciato indietro»

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Cristina Clementi

Impossibilità di scaricare integralmente dalla posta elettronica – creata appositamente – le numerose email arrivate per i ‘buoni spesa’ e allora scatta la sospensione delle domande. Il Comune di Terni ha sancito lo stop per una verifica: il 40% di quelle pervenute sono risultate incomplete e dunque è stato necessario procedere con il soccorso istruttorio per l’erogazione dell’importo stabilito. Dalle 14 di martedì blocco della ricezione – riguardano generi alimentari e prodotti di prima necessità per l’emergenza sanitaria covid – via email con possibilità di riapertura più avanti, post controllo di quelle già ricevute. A firmare l’atto è stata la dirigente al welfare Cristina Clementi.

I ‘BUONI SPESA’ A TERNI: IMPORTI E AVVISI

Filipponi con Angeletti e Gentiletti

«Stop assurdo, riaprire subito. Il personale c’è»

A chiedere l’immediata riapertura sono i capigruppo dell’opposizione: «Esprimiamo – le parole di Francesco Filipponi del Pd, Federico Pasculli del M5S, Alessandro Gentiletti di Senso Civico e Paolo Angeletti di Terni Immagina –  massima preoccupazione per la decisione di sospendere la ricezione di domande per l’erogazione dei buoni spesa. Non solo il Comune di Terni è stato tra gli ultimi comuni nell’adottare la procedura, non solo si è deciso di stanziare unicamente per ragioni incomprensibili soltanto il 70% di quanto erogato dal governo, ma addirittura ora uno stop assurdo, si impedisce ai cittadini bisognosi di continuare a fare domanda, giustificando il tutto per ragioni tecniche e di controllo delle richieste già pervenute. Soprattutto perché le domande ricevute sono un indicatore e rappresentano un dato che può darci la dimensione di fenomeno che fino a ieri il comune non era in grado di misurare oggettivamente.
Chiediamo all’amministrazione di fare immediatamente retromarcia e riaprire il sistema. Quei soldi appartengono ai cittadini bisognosi che non riescono a far fronte all’emergenza alimentare e ogni minuto perso è intollerabile per la nostra comunità. Vi è personale a sufficienza per affrontare l’emergenza, serve soltanto saperlo organizzare e gestire. Vi sono fondi erogati – concludono – che vanno tutti utilizzati, subito ed in assoluta trasparenza. Fondi che ricordiamo a differenza di altre regioni non sono stati integrati dalla Regione Umbria con neanche un centesimo».

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

L’assessore Ceccotti

L’assessore Ceccotti: «Non deve allarmare nessuno»

A stretto giro arriva il chiarimento dell’assessore al welfare, Cristiano Ceccotti: «Nessuno sarà lasciato indietro e i fondi per i bonus alimentari saranno distribuiti tutti, nella massima trasparenza. Distribuzione che è iniziata in anticipo su quanto programmato e rispetto a un numero di domande molto elevato. Martedì, d’accordo con il personale della direzione, abbiamo deciso di sospendere la ricezione di nuove domande, così come hanno fatto altri Comuni delle nostre dimensioni: il motivo è chiaro e semplice e non deve allarmare nessuno. A fronte di circa 3.000 domande già pervenute per email, almeno il 40% risultano incomplete. Piuttosto che scartarle, abbiamo preferito prenderci il tempo strettamente necessario per verificarle una per una contattando i diretti interessati. Operazione questa che comporta naturalmente un impegno maggiore di tempo e di personale, ma che ci consentirà, in breve, di avere un quadro chiaro e definito». Si passa ad altro: «Per quel che riguarda la distribuzione dei fondi, così come discusso anche con i capigruppo consiliari di maggioranza e d’opposizione (che quindi ne sono perfettamente informati) e quindi definito in delibera, abbiamo deciso di impiegarne il 70% con la distribuzione diretta dei bonus, mentre l’allocazione del restante 30% sarà individuata in relazione alle esigenze che verranno rappresentate, o attraverso l’acquisto di generi alimentari, o tramite l’erogazione alle associazioni del terzo settore per la distribuzione di pacchi alimentari, o ancora attraverso buoni spesa; in ogni caso – conclude – la garanzia è che questi fondi saranno tutti indirizzati, fino all’ultimo centesimo, a soddisfare le esigenze delle famiglie e delle persone in difficoltà.  Ricordo che per tutte le emergenze, quindi anche quelle alimentari, indipendentemente dai bonus ci si può sempre rivolgere al nostro numero verde  800 737073 oppure scrivere all’email: [email protected]».

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