Covid, chiude tutto tranne servizi e imprese ‘essenziali’

L’annuncio di Conte nella tarda serata di sabato. Restano aperti supermercati, farmacie e attività ritenute cruciali per il paese

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Di fronte a contagiati e decessi in continua ascesa, il premier Giuseppe Conte, dopo aver incontrato associazioni di categoria e parti sociali, sabato sera ha parlato alla nazione per annunciare nuove misure per contrastare la diffusione del coronavirus.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

«Sin dall’inizio – ha detto Conte – ho scelto la linea della trasparenza e della condivisione, di non minimizzare o nascondere la realtà che è sotto i nostri occhi. Ho scelto di rendervi partecipi: è la crisi più difficile per il paese dopo il secondo dopoguerra. Le notizie di questi giorni ci lasciano un segno che rimarrà sempre impresso nella nostra memoria, anche quando questo sarà finito. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova. Questi decessi, per i valori che condividiamo, non sono semplici numeri. Sono persone, storie di famiglie che perdono gli affetti più chiari. Le misure adottate richiedono tempo prima che possano mostrare i loro effetti. Dobbiamo rispettare le regole con pazienza, fiducia e responsabilità. Sono consapevole che si tratta di misure severe, ma non abbiamo alternative. Solo resistendo tuteleremo noi stessi e chi amiamo. Il sacrificio di restare a casa è peraltro minimo se paragonato a quello che stanno compiendo altri cittadini: donne e uomini che non stanno andando solo a lavorare ma compiono ogni giorno un atto di grande responsabilità verso l’intera nazione. Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo. Abbiamo deciso di chiudere in tutta Italia (almeno fino al prossimo 3 aprile, ndR) ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria a garantirci beni e servizi essenziali. Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con le parti per stilare una lista dettagliata in cui sono indicate le filiere di pubblica utilità, le più necesarie per il funzionamento dello Stato ora. Resteranno aperti supermercati, negozi di generi alimentari e di prima necessità. Nessuna restrizione nei giorni di apertura dei supermercati: non servono code né corse agli acquisti. Resteranno aperte farmacie, parafarmacie, servizi bancari, postali, assicurativi, finanziari, servizi come i trasporti ed altre attività connesse a quelle essenziali. Al di fuori di queste consentiremo solo lo svolgimento di lavoro in smart working e di attività ritenute rilevanti per la produzione nazionale. Rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo. Decisione non facile ma che ci consente di affrontare la fase più acuta del contagio. Decisione necessaria oggi per contenere al massimo la diffusione dell’epidemia. L’emergenza sanitaria sta tramutandosi in piena emergenza economica ma a voi tutti dico: lo Stato c’è. Il Governo interverrà con misure straordinarie che ci consentiranno di ripartire quanto prima. Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte a protezione del bene più importante: la vita. Anche se un solo anello cedesse, questa protezione verrebbe meno. Queste rinunce, domani ci consentiranno di prendere la rincorsa e tornare al nostro lavoro, dai nostri amici. Non rinunciamo al coraggio e alla speranza nel futuro».

IL DECRETO E L’ALLEGATO 1 CON L’ELENCO DELLE ATTIVITÀ – LEGGI

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