Covid, cimiteri: ecco le regole per Terni

Dopo il via libera del governo, domenica i vari provvedimenti dei sindaci dell’Umbria. Tutte le indicazioni per l’accesso

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«I mercatini settimanali ed i parchi sì, i cimiteri no. Qual è la ratio?». Sono molte le persone in Umbria che, negli ultimi giorni, chiedevano a gran voce la riapertura dei cimiteri dopo due mesi di chiusura. Tra coloro che hanno spinto per cambiare le cose c’è il presidente regionale – nonché sindaco di Narni – dell’Anci Francesco De Rebotti: è sua la lettera indirizzata al ministro della Salute Roberto Speranza e a Donatella Tesei per cambiare il quadro della situazione. Nel pomeriggio di sabato la notizia attesa. Una delle Faq del governo toglie ogni dubbio: «Consentito spostarsi nell’ambito della propria regione per far visita nei cimiteri ai defunti». Domenica i sindaci hanno emesso i vari provvedimenti.

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Foto archivio

Come si riapre a Terni: le regole

Ecco cosa è stato deciso da palazzo Spada per le riaperture dei cimiteri:

a. Apertura al pubblico dalle ore 9 alle 17 per il giorno 4 maggio 2020 e dalle ore 8 alle ore 17 per tutti gli altri giorni, fino al 17 maggio 2020;
b. Accesso presidiato con volontari ed addetti ai servizi cimiteriali ed attività di controllo svolta dagli organi di polizia;
c. Permanenza all’interno del cimitero limitata al minimo indispensabile;
d. Obbligo di indossare la mascherina negli spazi pubblici comuni chiusi e comunque in tutti quei casi in cui non sarà possibile rispettare la distanza minima di sicurezza di un metro, salvo impedimenti da dimostrare con specifico certificato medico;
e. Obbligo di utilizzo di guanti monouso, in caso di utilizzo di attrezzature e materiali di uso comune (esempio: scale, montacarichi, ascensori, cestoni, annaffiatoi, vasi, etc.) e fontanelle pubbliche, nonché l’utilizzo di igienizzante per mani prima di uscire ed entrare all’interno dei cimiteri;
f. Per ogni feretro è consentita la permanenza nella camera mortuaria al massimo di cinque persone per volta, compresi gli esecutori testamentari ai sensi dell’art. 703 del Codice Civile e comunque di quindici persone al massimo per camera mortuaria, purché sia rispettata la distanza minima di un metro tra i presenti, fermo restando il rispetto degli obblighi di cui alle lett. d) ed e);
g. L’accesso ai servizi igienici è consentito, adottando tutte le misure di sicurezza;
h. Possibilità di svolgere cerimonie funebri e commemorative all’interno delle aree cimiteriali, preferibilmente all’aperto, con la presenza di massimo 15 persone, purchè sia possibile rispettare la distanza minima di un metro tra i presenti;
i. Le operazioni di tumulazione o inumazione dovranno avvenire alla presenza di un massimo di quattro familiari, parenti o congiunti, degli eventuali esecutori testamentari, purché sia possibile rispettare tra di essi la distanza minima di un metro e degli operatori delle imprese di onoranze funebri, quest’ultimi dotati di adeguati Dpi e degli operatori cimiteriali anche essi dotati di adeguati Dpi;
j. L’accesso alle aree cimiteriali per lavori e prestazioni di servizi di qualunque natura, non è libero ma è soggetto ad autorizzazione da parte del responsabile dei servizi cimiteriali del Comune di Terni, in attuazione alla sua direttiva prot. 52392 del 30 aprile 2020 in attuazione al disciplinare approvato con Dgc n. 237 del 22 agosto 2019
k. Consentito l’accesso ai mezzi pubblici all’interno dell’area cimiteriale, nel rispetto della disciplina specifica prevista per gli stessi.

TUTTI I CHIARIMENTI DEL GOVERNO SULLA ‘FASE 2’

Il cimitero di Perugia

Perugia: «Massimo 30 minuti»

Tutto pronto  a Perugia: «L’ingresso sarà consentito a tutti, ma dovrà essere garantita la distanza di sicurezza tra le persone al suo interno e il non uso, se non personale e con guanti, di contenitori per l’annaffiamento dei vasi. La permanenza massima – viene evidenziato – all’interno del cimitero sarà di 30 minuti. Come per i parchi, anche nei cimiteri deve sempre essere rispettato il divieto di assembramento e, ove non fosse possibile evitare tali assembramenti, il sindaco può disporne la temporanea chiusura. Sarà consentito spostarsi anche nell’ambito della propria regione per far visita nei cimiteri ai defunti, ma gli accessi saranno contingentati e consentiti anche per le persone che si recheranno in chiesa per i funerali (in numero massimo di 15 unità) e per coloro che (in numero massimo di 2/3, in presenza di congiunto sofferente) dovranno presenziare a programmate operazioni di tumulazione, inumazione, raccolta resti e cremazione. Si informa anche che è consentito il commercio al dettaglio di fiori e piante». Il sindaco Andrea Romizi sottolinea che «il Comune si sta preparando ad una riapertura dei 54 cimiteri da lunedì e ora, alla luce delle decisioni assunte a livello nazionale vorremmo dare ai cittadini la possibilità di tornare a fare visita ai propri cari defunti. La richiesta per tutti i cittadini è il rispetto delle norme di prevenzione, il rispetto di norme sanitarie e igieniche e il divieto di assembramento».

Città di Castello

Il sindaco Luciano Bacchetta fa il punto sul tema sui 47 cimiteri del territorio: «Da lunedì riaprirà il monumentale nell’orario dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, da martedì 5 maggio gli altri 46. Devono essere garantite limitazioni agli ingressi. Per evitare assembramenti e confusioni l’accesso sarà scaglionato in base ai cognomi, queste norme saranno nella settimana successiva allentate. Da martedì riapriranno dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17 con accessi scaglionati sempre per cognomi. Queste regole sono condizione per la riapertura in sicurezza. Tutte le informazioni sono sul sito del comune e sulla cartellonistica all’esterno dei cimiteri».

Narni, l’organizzazione

Nel pomeriggio di domenica anche De Rebotti è tornato sul tema spiegando alcuni punti: «Ne abbiamo undici e da martedì saranno riaperti, seppur per tre giorni a settimana e non a tutte le ore. Quattro il primo giorno, altrettanti giovedì ed i restanti venerdì, più quello allo Scalo che è il più grande. Vediamo come vanno questi tre giorni di sperimentazione e poi faremo una verifica su come è andata. Accortezze: suddivisione in giorni, orario dalle 7.30 alle 12/12.30 in questa settimana, numero massimo di persone dentro al cimitero in contemporanea a seconda delle dimensioni e personale di volontari della Protezione civile a presidio di ingressi/uscite. Su Narni Scalo suddivideremo in due giorni per lettera alfabetica (A-M, M-Z)».

«Ecco come faremmo»

De Rebotti il giorno precedente aveva spiegato che ha agito «sulla scorta del puntuale lavoro che abbiamo fatto nell’individuare tutte le precauzioni organizzative che i Comuni possono e sono in grado di mettere in atto per garantire un accesso in sicurezza ai cittadini e agli operatori sulla base di linee guida tese ad eliminare il rischio di assembramento indicato dalla circolare del ministero della sanità dell’8 aprile come elemento che indicava la necessità della chiusura al pubblico dei cimiteri», Le misure? «Apertura limitata nei giorni e negli orari, previsione di un numero massimo di visitatori presenti contemporaneamente all’interno dei cimiteri individuato secondo le dimensioni dei cimiteri stessi, suddivisione per ordine alfabetico dei visitatori nei rispettivi giorni per i cimiteri più grandi e frequentati, sorveglianza dell’ingresso e dell’uscita con personale addetto per garantire sempre il numero massimo di accessi in contemporanea, obbligo di utilizzo dei dispositivi, mascherine e guanti o sanificante per le mani e obbligo di portarsi i contenitori per innaffiare i fiori».

Gli affetti e lo sforzo

«Per questo motivo – aggiunge De Rebotti – chiedo di far esercitare, come avviene in altre funzioni, per esempio i mercati comunali o i parchi e spazi pubblici, la giusta autonomia di scelta e di azione ai Comuni che, nel rispetto delle norme e delle indicazioni che provengono da Stato e Regione hanno sempre, e soprattutto in questa fase, dimostrato di agire in scienza e coscienza. Saremo in grado di farlo anche in questa occasione avendo a cuore la salute dei nostri cittadini e il diritto di poter recarsi, in assoluta sicurezza, nel luogo degli affetti più cari. Non è possibile continuare a registrare una domanda sociale così importante, essendo in grado di soddisfarla pur con tutte le limitazioni indicate ed in piena sicurezza. Confido quindi – chiude – che questa richiesta, ponderata e responsabile, sia presa in considerazione e frutti da parte dello Stato o della Regione, come avvenuto in altre regioni, un atto che ci metta nelle condizioni, di fatto, di poter svolgere al meglio il lavoro nei confronti della nostra comunità. Una comunità che fino ad oggi ha mostrato di saper comprendere ed attuare lo sforzo necessario intrapreso da tempo e di mantenerlo sempre attivo anche nell’occasione, che spero sia concessa, di far visita ai nostri cimiteri».

«Vi prego, dateci la possibilità»

Sabato c’era stato anche un invito per Emilio Dario Sensi. «Egregio Signor Prefetto di Terni, sono Gianna di Luzio. Mamma di un bimbo speciale: Lorenzo Massarelli. È stato un vero esempio di vita per la nostra città, amato da tutta Italia durante il percorso della sua malattia che poi purtroppo ha vinto (il cancro). Sono due mesi che non posso andare al cimitero come tante altre persone che hanno i loro cari lì. Stanno riaprendo il mercatino e le attività al chiuso mentre il cimitero è un luogo all’aperto dove credo che non ci saranno assembramenti. Nel mio caso Lorenzo è in una cappella di famiglia. La prego di darci la possibilità di andare in questo momento dove c’è solo dolore e disperazione! Ci dà conforto andare dai nostri Angeli il mio in particolare! Mi arrivano messaggi da tanta altra gente che dicono che trovano conforto nel suo sorriso meraviglioso sempre presente! Anche nei momenti più difficili! Faccio appello alla sua sensibilità. Cordiali saluti».

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