Criticità sanità Terni, confronto e input in commissione regionale

La II°comunale ‘ospite’ della III° regionale: «Nuovo ospedale, assunzioni e Città Salute, agire». Coletto: «Percorso di progettazione del nuovo sito ospedaliero». Stampa out

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Un’audizione da ‘ospiti’ in Regione per portare sul tavolo perugino l’atto di indirizzo – fu approvato all’unanimità dal consiglio comunale il 25 gennaio – sul tema ‘Politica sanitaria per Terni e provincia, proposta di inserimento nel programma sanitario regionale’. Protagonisti giovedì mattina il sindaco Leonardo Latini ed i membri della II° commissione consiliare di palazzo Spada, ascoltati per l’occasione dai colleghi della III° commissione e – per lui solo un breve intervento in conclusione – dall’assessore Luca Coletto.

L’ATTO APPROVATO IN II° COMMISSIONE A GENNAIO: NUOVI OSPEDALI E CITTÀ SALUTE

Il progetto Città della salute

Irccs, nuovo ospedale, Pnrr

Tra i presenti il consigliere della Lega Sergio Armillei: «L’atto – il suo commento – che abbiamo posto all’attenzione della III° commissione consiliare regionale sulle esigenze sanitarie del territorio ternano è stato ascoltato con attenzione dai consiglieri regionali e dalla presidente Eleonora Pace e ha dato adito alla volontà di istituire un programma di interlocuzioni da parte della commissione con i comuni per avere la possibilità di essere sempre aggiornati sulle variegate situazioni sanitarie dell’Umbria. Si è disquisito sull’assetto gestionale della sanità umbra fra la possibilità di due aziende ospedaliere, della possibilità di istituzione di un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) del quale l’Umbria, al contrario della maggioranza delle altre regioni, ne è sprovvista; è invece determinante che si faccia, per non essere una regione fanalino di coda nel futuro della sanità. A fronte di decine di milioni – sottolinea – di interventi di risanamento, l’ospedale di Terni non è ancora conforme alle leggi antisismiche e antincendio. Abbiamo bisogno di strutture ospedaliere snelle al passo dei cambiamenti che avverranno e certamente il nostro ospedale non potrà esserlo nelle condizioni attuali e che quindi è necessaria la costruzione di un nuovo ospedale, ipotesi confermata dall’assessore Coletto. Ho affermato che l’università deve dare un contributo serio in termini di potenziamento dell’alta specialità, meno doppioni – alle volte triplicazioni di reparti- e più azione di sostegno ai reparti che creano maggiore attrattività da fuori regione. Una migliore distribuzione delle forze lavoro afferenti ai medici specializzandi che devono essere condivisi con Terni in maniera equa. Ho chiesto perchè nonostante la disponibilità dell’assessorato regionale alla sanità a confrontarsi sul tema Irccs l’università non riesce ad avere un confronto costruttivo in merito. Stiamo perdendo per questo una grande opportunità. Auspico che questo atto sia fatto proprio dai consiglieri regionali essendo questo un atto della città di Terni e delle esigenze in campo sanitario dei suoi cittadini che non può essere non essere considerato per il giusto valore che esso rappresenta e che la commissione tecnico-scientifica consiliare di Terni insieme al sindaco Latini possa essere considerato nei tavoli di discussione del Psr come benchmark per la provincia».

L’APPROVAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE DEL 25 GENNAIO

Usl Umbria 2

«Ci siano risposte concrete nel Psr»

Sul tema si è esposto anche un altro professionista impegnato al ‘Santa Maria’ di Terni, Claudio Fiorelli del M5S: «Speriamo che l’incontro di oggi sia proficuo, che si giunga a soluzioni concrete riguardo problematiche conosciute e trascurate nella realtà ternata da troppo tempo. Le problematiche che sono emerse sono tutte in una lettera che rappresenta il sunto del lavoro della II° commissione comunale, speriamo che sia un percorso utile a riportare al centro dell’attenzione regionale la realtà di Terni. Se noi uniforniamo la rete regionale, senza lasciare indietro nessuno, è il servizio sanitario regionale nel suo complesso a trarne beneficio e ad essere in grado di affronfare quelle emergenze e criticità che invece purtroppo sono emerse. Noi come minoranze abbiamo sempre dato un apporto costruttivo, mettendo anche a disposione le nostre valutazioni ed esperienze professionali, chiediamo però in maniera forte e trasparente che i temi dell’azienda ospedaliera ternana e la medicina sul territorio trovino risposte concrete, già dal prossimo piano sanitario regionale».

VERSO IL PIANO SANITARIO REGIONALE: IL ‘LIBRO BIANCO’ E LE CRITICITÀ

Foto archivio

 Giornalisti out.  La caduta di stile

Da sottolineare che i giornalisti – c’è chi aveva richiesto l’accreditamento – non hanno avuto modo di assistere ai lavori della seduta. Poi, dopo la richiesta di spiegazioni, da palazzo Donini hanno sottolineato che persone ‘esterne’ possono partecipare alla commissione solo se c’è l’ok unanime dei consiglieri: una procedura più farraginosa e particolare non solo rispetto a ciò che accade per il Comune di Terni (basta inviare la domanda via email), ma anche in altre Regioni. Non il massimo. Ed è proprio su questo aspetto che interviene Alessandro Gentiletti di Senso Civico: «Dispiace che il lavoro fatto a Terni, nell’ammbito del consiglio comunale, sotto l’ottimo coordinamento della presidente della 2° commissione consigliare, oggi in Regione non abbia trovato la presenza degli organi di informazione. La battaglia che Terni sta facendo per ottenere la giusta considerazione anche in campo sanitario trova nella comunicazione un punto di forza, trovo quindi una caduta di stile non aver consentito ai mezzi di informazione di assistere alla seduta che a Terni attendevamo da tempo e anche con un pizzico di emozione. Speriamo che presto la strada del dibattituto pubblico, della trasparenza, della massima relazione e condivisione con la città di Terni, sia ritrovata».

«Occorre proseguire con estrema urgenza»

Tra i presenti anche Francesco Filipponi (capogruppo Pd in consiglio a Terni): «Un confronto come quello di oggi con la competente commissione dell’assemblea legislativa umbra è sempre positivo, ma occorre proseguire con estrema urgenza. È necessario continuare il focus sul nuovo ospedale di Terni, sulla città della salute, sulle procedure assunzionali, sulla integrazione con l’università. Avrei preferito un confronto più ampio con l’assessore regionale alla sanità, con il quale non è stato possibile interloquire. Continueremo con ancora più convinzione a dare il nostro contributo».

Luca Coletto

Le esigenze e le scelte incomprensibili

Michele Rossi (Terni Civica) evidenzia che le «giuste esigenze ternane devono trovare spazio nel prossimo Piano sanitario egionale. Terni attende massima condivisione, equità ed uguaglianza. Non più scelte incomprensibili e frutto di pressioni politiche, di bracci di ferro tra territori, di battaglie di tipo campanilistico ma scelte esclusivamente guidate dalle necessità ed i bisogni. Nuovo ospedale: occorre incominciare a parlarne seriamente. Avviare i percorsi di fattibilità. C’è bisogno di operatori sanitari capaci formati e di qualità. Occorre affrontare il tema centrale del sottorganico. Fermare la sciagura del processo di integrazione delle due aziende ospedaliere umbre. Città della Salute, un progetto che sembra essere stato accantonato. L’assessore regionale – conclude – Coletto intervenendo solo a fine commissione e velocemente: ‘I ternani vogliono dei fatti e noi dobbiamo darglieli’». Infine la presidente della II° commissione consiliare di palazzo Spada, Rita Pepegna: «Incontro costruttivo, è stato apprezzato anche dai consiglieri regionali. Questa esperienza può fare da apripista ed è fondamentale il coinvolgimento dell’università. Il documento verrà sottoposto a Coletto e lui stesso – poi vedremo i fatti – ha ribadito la volontà di fare il nuovo ospedale di Terni».

Palazzo Donini

I consiglieri regionali e le reazioni

Per la presidente della III° commissione regionale Eleonora Pace le proposte «meritevoli di approfondimento e ci lavoreremo sicuramente. Saranno anche ascoltati altri colleghi consiglieri comunali dei territori dove insistono le strutture ospedaliere. Affronteremo un problema per volta e troveremo una soluzione d’insieme. Senza la pandemia avremmo già da tempo messo mano al Piano sanitario regionale». Tommaso Bori (Pd) ha messo in evidenza «l’importanza di un confronto che va esteso a tutti i territori, coinvolgendo anche l’università che non ha ancora una convenzione stipulata con il sistema sanitario regionale». Quindi Andrea Fora (Patto Civico): «Non è più sufficiente la sola fase di ascolto delle istanze dei territori se la giunta continua a fare da sola ma è necessario invece costruire insieme un processo virtuoso che porti a una efficace rete di medicina territoriale». Per Daniele Carissimi (Lega) «c’è uno squilibrio evidente fra le strutture della provincia di Terni e quelle della parte nord della regione ed è necessario portare a livello regionale i contenuti dell’atto approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Terni».

Coletto ed il nuovo ospedale

Come detto al termine ha parlato brevemente anche Coletto. Da parte sua – si legge nel resoconto – la conferma della necessità di «iniziare un percorso di progettazione del nuovo sito ospedaliero». L’assessore Coletto ha ricordato inoltre «che gli investimenti già previsti sulla struttura attuale saranno rispettati perché anche se sembrano soldi buttati la nostra priorità è che i pazienti debbano stare in sicurezza e come amministratori dobbiamo dare risposte velocemente». Da ricordare che nel ‘Libro bianco’ – atto propedeutico allo sviluppo del Piano sanitario regionale, contiene le linee guida strategiche – approvato dalla giunta è stato messo nero su bianco che «la rete ospedalier aumbra,con i quindici presidi ospedalieri e le due aziende regionali, risulta eccessivamente articolata e non in tutti i casi conforme ai parametri dettati a livello centrale dal dm 70/2015, il cui rispetto non costituisce elemento di garanzia di qualità, bensì di sicurezza delle cure».

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