Da Terni agli Usa per l’invenzione del secolo

C’è anche il ternano Gabriele Gresta fra i protagonisti del progetto per viaggiare sulla terra a 1.300 chilometri orari

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Un sogno, fino ad oggi realizzato solo in qualche film di fantascienza. Blade Runner su tutti. Quello di spostarsi sulla terra, da una città all’altra, ad una velocità di 1.300 chilometri orari, chiusi in una capsula a bassa pressione. Il progetto che potrebbe rivoluzionare il nostro modo di viaggiare si chiama ‘Hyperloop’ e per farlo diventare realtà si sono messi in moto centinaia di tecnici, ingegneri, finanziatori internazionali, team di super esperti, ‘semplici’ inventori.

Al lavoro Fra i protagonisti di quella che è una vera e propria gara per realizzare l’invenzione del secolo – racconta Repubblica.it – c’è anche un ternano: si chiama Gabriele Gresta e vive da tempo negli Stati Uniti. Insieme al tedesco Dirk Ahlborn è il leader di Jump-Start Fund, una piattaforma che raccoglie migliaia di collaboratori con lo scopo di accelerare – attraverso il crowfunding – i progetti più innovativi del momento. E fra questi c’è proprio Hyperloop.

Prototipi La ‘gara’ è partita due anni fa con la pubblicazione on line di un documento di 53 anni pagine in cui si dice che tutto ciò è possibile. Il ‘come’ è il cuore della ‘sfida’ in corso e che vivrà una tappa decisiva nel 2016 con il primo test ufficiale. Fra gli obiettivi-satellite del progetto, quello di realizzare il sistema, a velocità più basse, anche per trasferimenti all’interno della stessa città.

Il sogno Il sogno Gabriele Gresta, che nella propria vita professionale ha collezionato le esperienze più diverse, da diversi anni si è concentrato sulle startup. Inclusa quella ‘Bibop’ il cui passaggio a Telecom nel 1999 – per il 40% – ha fruttato ben 11 miliardi di lire. Oggi lavora a Los Angeles, in sella a quella Jump-Start Fund che potrebbe portare anche Terni e l’Umbria sul tetto del mondo.

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