L’Itl Terni-Rieti pone l’accento sul problema caporalato

Promosso un webinar insieme all’Ordine dei consulenti del lavoro: focus sulle nuove forme di sfruttamento

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‘Dare dignità e valore al lavoro’. Questo il webinar promosso dall’Ispettorato territoriale del lavoro di Terni-Rieti e dall’Ordine dei consulenti del lavoro di Terni che si è svolto martedì.

Focus caporalato

L’iniziativa si è svolta al fine di favorire un confronto virtuoso tra Inl e consulenti del lavoro, con focus in particolar modo sulle nuove forme di sfruttamento in materia di lavoro alla luce degli ultimi orientamenti dottrinali e giurisprudenziali sul fenomeno del caporalato e sulla riforma degli istituti della diffida accertativa e della disposizione, introdotti con il Dl 76/2000. Il direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Terni-Rieti e il presidente del consiglio dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Terni hanno sottolineato che «la situazione di crisi economica che attraversa il nostro paese sta accentuando il fenomeno del caporalato non più circoscritto al settore dell’agricoltura e dell’edilizia, ma esteso anche ai settori della logistica e delle consegne a domicilio». Rilevato inoltre «come il fenomeno delle cooperative spurie celi forme di sfruttamento della manodopera non dissimile dal caporalato in senso stretto. Tali ipotesi violative è stato concordemente affermato concretizzano non solo una distorsione del mercato del lavoro lesiva della dignità umana, ma si riflettono negativamente sulla competitività delle imprese che rispettano le regole». L’iniziativa ha registrato una nutrita partecipazione da parte dei consulenti del lavoro appartenenti a svariati ordini provinciali.

Diffida accertativa

Tra i relatori anche Alessandro Pazzaglia, sostituto procuratore della Repubblica al tribunale di Fermo: si è soffermato sulle tutele penali per il contrasto allo sfruttamento del lavoro nei diversi settori merceologici, mentre i funzionari dell’Ispettorato territoriale del lavoro di TerniRieti hanno illustrato la nuova disciplina sulla ‘diffida accertativa’ evidenziandone la funzione deflattiva del contenzioso giudiziario in materia di crediti patrimoniali derivanti dal rapporto di lavoro. Infine si è posto l’accento sul potere di disposizione degli ispettori del lavoro, i quali in base alle modifiche normative introdotte potranno intervenire in tutti quei casi in cui le irregolarità rilevate in materia di lavoro e legislazione sociale non siano soggette a sanzioni penali e amministrative (nei casi ad esempio delle norme imperfette), realizzando attraverso l’ordine impartito con la disposizione la piena applicazione dei precetti normativi.

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