Claudio Lotito vs. Paolo Di Canio: la querelle era esplosa il 13 marzo del 2011 in diretta tv, dopo l’infuocato derby della capitale perso dalla Lazio per 2 a 0. Complice il nervosismo, il presidente aveva risposto ‘a tono’ ai giudizi espressi dall’ex capitano biancoceleste su alcune scelte societarie, in particolare l’acquisto, costoso – 37 milioni di euro – dell’attaccante argentino Mauro Zarate. Soldi che, per Di Canio, potevano essere spesi meglio.
Scontro in diretta La polemica, feroce, non era finita lì: dopo aver espresso il concetto, Paolo Di Canio si era sentito offeso dalla risposta ricevuta da Claudio Lotito durante il dibattito post-gara, piuttosto acceso. Una frase in particolare era finita nell’occhio del ciclone: «Lei dice cose totalmente false. Pensi a fare il giocatore e a non parlare di analisi economiche, visto che non è informato e non sa quello che dice». Parole che avevano portato Di Canio a sporgere querela verso il suo ex presidente.
Assolto Mercoledì mattina il giudice del tribunale di Terni, Angelo Matte Socci, ha assolto Claudio Lotito dall’accusa di diffamazione. Per il giudice, «il contenuto della frase non risulta offensivo. La critica – legittima – era partita dalla parte offesa (Di Canio, ndR), e quindi in risposta alla stessa Lotito ha reagito con fermezza ma senza frasi di contenuto offensivo. L’onore ed il prestigio – si legge nella sentenza – non è stato leso, sia per il contenuto oggettivo e sia per il luogo, un dibattito televisivo, dove sono state pronunciate le frasi».