C’è un filo invisibile che unisce le parole ai sapori, i proverbi alle ricette, i santi ai piatti della festa. È il filo dell’identità culturale, che trova nella lingua e nella cucina le sue espressioni più genuine. Proprio a questo intreccio affascinante è dedicato il volume ‘Dialetto, identità, Santi e cucina’, che sarà presentato sabato 14 giugno, alle 12, nella sala convegni dell’Hotel Valentino a Terni.
Il libro, curato da Giuseppe Fatati, direttore del centro studi dell’Accademia italiana della cucina per l’Umbria, è frutto di un lavoro collettivo realizzato con la collaborazione di tutte le delegazioni umbre dell’Aic. Un’opera che non si limita a raccogliere testimonianze e ricette, ma che ambisce a valorizzare il patrimonio linguistico e gastronomico italiano, ponendo particolare attenzione al rapporto profondo tra dialetto e tradizione culinaria. Fondata a Milano nel 1953 da Orio Vergani, l’Accademia è da oltre settant’anni impegnata nella tutela e valorizzazione della cucina regionale, intesa non solo come insieme di tecniche e ingredienti, ma come vero e proprio elemento identitario legato al territorio, ai suoi prodotti tipici e alla biodiversità.
Il volume parte da una riflessione su un fenomeno ormai evidente: la crescente globalizzazione alimentare e il dilagante ‘fai da te’ gastronomico, che rischiano di minare la conoscenza profonda del cibo e delle sue radici culturali. Fatati introduce così il concetto di ‘analfabetismo alimentare’: quella condizione per cui si cucina e si mangia, anche con gusto, senza però conoscere il significato dei gesti, la storia delle ricette, il valore delle parole. «Il dialetto – spiega Fatati – è una chiave preziosa per riscoprire la nostra storia culinaria. È attraverso le espressioni locali, le parole tramandate oralmente, i modi di dire, che si conservano i saperi antichi. Questo libro vuole essere una finestra su quella memoria viva che passa anche dalla tavola».
Alla presentazione interverranno, oltre all’autore, Massimo Moscatelli, coordinatore territoriale Umbria dell’Aic e delegato di Perugia, Luca Cipiccia, delegato di Terni, Marilena Moretti Badolato, accademica di Perugia, Daniele Falchi, accademico di Foligno, e Giuliana Piandoro, accademica di Terni. Porteranno il saluto istituzionale anche le rappresentanti dell’amministrazione comunale di Terni: Viviana Altamura, assessore alla scuola, Alessandra Salinetti, assessore al turismo, e Sara Francescangeli, presidente del consiglio comunale.