Domenica delle palme: le celebrazioni a Perugia e Terni

L’arcivescovo Ivan Maffeis e il vescovo Francesco Antonio Soddu hanno accolto i fedeli con in mano i ramoscelli d’ulivo

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Domenica 2 aprile, l’arcivescovo Ivan Maffeis nella cattedrale di Perugia e il vescovo Francesco Antonio Soddu nella cattedrale di Terni, hanno accolto i fedeli con in mano i ramoscelli d’ulivo per celebrare la Domenica delle Palme.

L’arcivescovo Maffeis: «C’è desiderio di avvicinarsi al Signore»

«Viviamo davvero questa grande settimana come il momento più importante della nostra vita cristiana, trovando il tempo per la preghiera, per il silenzio e per l’ascolto, per poi giungere, contemplando la Croce di Cristo, alla sua Resurrezione». È stata l’esortazione dell’arcivescovo Ivan Maffeis nella cattedrale di Perugia. Il suggestivo rito processionale con in mano i ramoscelli d’ulivo benedetti, segno di pace, portati in ciascuna famiglia e l’ascolto della Passione di Cristo dal Vangelo di Matteo, hanno accompagnato i cristiani ad entrare nella settimana Santa, ‘cuore della fede’, vivendola con particolare raccoglimento per prepararsi al mistero della Pasqua di Risurrezione. L’arcivescovo Maffeis, nel ringraziare quanti hanno partecipato alla celebrazione, tra cui una nutrita rappresentanza dei membri degli ordini cavallereschi di Malta e del Santo Sepolcro, ribadendo l’importanza della preghiera e della meditazione della parola di Dio durante il triduo pasquale, ha chiesto a tutti di affiancare lui e i sacerdoti nella preghiera, perché, ha detto, «in questi giorni che precedono la Santa Pasqua, molte delle persone che incontriamo ci chiedono di pregare per loro, per i propri cari e conoscenti malati o sofferenti per gravi difficoltà incontrate nella vita. C’è tanto desiderio di avvicinarsi al Signore, di invocarlo, di ricevere il suo conforto, alimentando la fede e la speranza cristiana anche in quanti sono alla ricerca. E questo è quanto portano nel cuore i nostri sacerdoti uscendo dalle case di tante famiglie, in occasione delle benedizioni pasquali, perché, attraverso il conforto e la preghiera, la gente sente ancora più la comunione e la vicinanza della Chiesa».

Il vescovo Soddu: «Lasciamoci coinvolgere dalla misericordia di Dio»

A Terni il vescovo Francesco Antonio Soddu ha presieduto la liturgia con il rito della benedizione dei rami d’ulivo sul sagrato della chiesa di Santa Croce e la lettura del brano del Vangelo dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme. Tantissimi fedeli in processione osannante con i rami di ulivo benedetti in mano, bambini e ragazzi delle parrocchie della cattedrale, Santa Croce e San Salvatore e le loro famiglie, hanno raggiunto la cattedrale, dove la liturgia è proseguita con la lettura della Passione di Cristo dal Vangelo di Matteo, e la celebrazione eucaristica. Il vescovo ha ricordato come la Pasqua sia «il segno di una vita nuova per noi e per tutto il mondo, in cui si è resi partecipi del mistero della croce per aver parte alla resurrezione e alla vita eterna. Gesù è il senso profondo della nostra vita, la bellezza della vita». Rivolgendosi poi ai tanti ragazzi presenti, il vescovo Soddu ha sottolineato il senso di essere discepoli di Gesù: «Bisogna avere uno sguardo da discepolo, imparare dal maestro. Nella settimana santa siamo invitati ad imparare da Gesù che ha dato la sua vita per noi, a non essere spettatori dei riti ma intraprendere un più vigoroso cammino, lasciandosi coinvolgere dalla misericordia di Dio, dal Cristo risorto e ancora ferito che chiede di credere e sperare ancora. Gesù ci può insegnare come vivere bene e noi dobbiamo imparare ad incarnare nella vita quanto abbiamo ascoltato nel Vangelo».


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