Eda Industries, produttore mondiale di Burn-In e Test equipment per l’industria dei semiconduttori festeggia 30 anni di attività. Fondata nel 1993 a Rieti, si è espansa a Singapore nel 1998, aprendo negli anni nuovi uffici sia a Terni che a Catania, oltre che nelle Filippine, in Malesia, Cina e Marocco. Per celebrare questo importante traguardo, venerdì 23 giugno all’Abbazia di San Pastore si svolgerà un evento celebrativo alla presenza di dipendenti, autorità, clienti e stakeholder. Insieme a Fortunato Palella, presidente e fondatore dell’azienda, abbiamo passato in rassegna l’attività e la crescita dell’azienda, che ora guarda con ottimismo alle sfide future.
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Il presidente Fortunato Palella
La nascita dell’azienda
«Eda Industries – racconta Palella – nasce per sviluppare dei sistemi di collaudo, nello specifico dei sistemi per effettuare degli stress sui circuiti integrati e collaudarli in condizioni abbastanza ‘spinte’. L’obiettivo non era semplicemente valutare se fossero o meno funzionanti, ma farli lavorare in condizioni estreme in modo tale da identificare dispositivi ‘malaticci’ che in un tempo breve sarebbero andati a morire. Parliamo ad esempio di componenti presenti in un aereo, in un’auto o in un’apparecchiatura biomedicale, ovvero dove è importante assicurare un livello di affidabilità molto alta per non mettere a rischio la vita dell’utilizzatore».
Il settore automobilistico
Negli ultimi anni «il settore automobilistico è diventato il nostro punto di riferimento perché l’incidenza della parte elettronica nelle auto sta diventando predominante, questo quindi comporta maggiore necessità di sistemi di collaudo che sono sempre più complessi e sempre più sofisticati. Nel corso del tempo, l’azienda ha installato più di 500 apparecchiature in tutto il mondo, fornendo una soluzione completa per l’esecuzione di test di Burn-In e di affidabilità. Nel 2022 il fatturato è stato di 36,8 milioni di euro, mentre i dipendenti hanno superato i 160».
Le sfide future
La strategia di Eda sarà, quindi, «quella di continuare ad investire per essere al passo con la tecnologia, perché dobbiamo offrire sul mercato sistemi in grado di collaudare componenti che sono sempre più complessi». Il futuro, per il presidente Fortunato Palella, «si prospetta roseo e positivo, ma con continui investimenti e con una crescita di risorse e di logistica, con le relative difficoltà di gestione per portare avanti una struttura che sta diventando sempre più complessa e articolata».