Elettrocarbonium: «Il tempo stringe»

L’assessore allo sviluppo economico del Comune di Narni, Marco De Arcangelis: «Bisogna trovare soluzioni per produzione e bonifica»

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di Marco De Arcangelis
Assessore allo sviluppo economico del Comune di Narni

Marco De Arcangelis

Marco De Arcangelis

Il tempo per trovare soluzioni stringe. La Sgl ha annunciato di voler lasciare il settore della produzione degli elettrodi ed ha detto che presto tutti gli stabilimenti di proprietà del gruppo verranno messi in vendita. Il ‘boccone’ è grande, chi potrà provare ad azzannarlo? Sicuramente un soggetto che avrà interesse ad acquisire mercato e non stabilimenti da rilanciare.

Un’altra multinazionale che pagherebbe caro per il portafoglio clienti, grazie al quale la Sgl potrebbe liberarsi di qualche noia, come lo stabilimento di Narni. Che fine farà allora lo stabilimento narnese? Chi curerà l’esecuzione della bonifica? E se non si producessero più elettrodi nella fabbrica e si procedesse ad un cambio di destinazione d’uso, come io ritengo sia indispensabile, chi eseguirebbe la nuova caratterizzazione e le azioni conseguenti?

Oggi siamo ancora attenti alla vicenda appena conclusa della Elettrocarbonium, ma le sfide vere e proprie ingaggiate con la multinazionale sono ancora tutte intatte e da affrontare. Dalle dichiarazioni lette sui giornali nei giorni scorsi, provenienti dal liquidatore, appare evidente che ci sono soggetti interessati a valutare l’acquisizione dello stabilimento, chi li ha contattati? Chi li ha coinvolti? Il sindaco ha sollecitato più volte il Ministero e la Regione ma ad oggi non vedo nessuno scatto di reni sulla vicenda.

Mentre siamo fermi ad analizzare, cosa che andrà fatta certo approfonditamente, il fallimento del primo tentativo di reindustrializzazione della fabbrica, si rischia di perdere di vista l’impostazione iniziale della vicenda che poggiava sul concetto che la multinazionale doveva consentire e agevolare la continuità produttiva degli elettrodi, oppure per essere espliciti, la ciminiera si sarebbe dovuta tirare giù e la comunità narnese si sarebbe dovuta riappropriare del territorio interessato.

Credo sia utile focalizzare meglio tale obiettivo, serrare le fila della maggioranza e del consiglio comunale per intero, nell’interesse della città, ricomprendendo in essa i cittadini, i lavoratori diretti e indiretti. Voglio ricordare infine che sul versante della sicurezza per i lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente, l’amministrazione ha sempre sollecitato gli enti preposti e le aziende Sgl e Elettrocarbonium con atti formali, addirittura dal mese di gennaio di quest’anno in modo reiterato. A tal proposito mi risulta sia programmato un intervento degli enti di controllo entro la metà del mese.

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