Una domanda anomala di cremazioni per via dei decessi per Covid-19 e la richiesta giunta al Comune di Perugia da parte dell’associazione di settore Sefit Utilitalia e Protezione civile nazionale. L’amministrazione a guida Andrea Romizi ha aderito mettendo a disposizione il forno crematorio del cimitero monumentale.
EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON
La disponibilità
«Sulla base della situazione di ricettività – la nota – degli impianti dichiarata dalla stessa amministrazione, le articolazioni nazionali, regionali, locali di Protezione civile o le forze di polizia, che saranno messe nella condizione di accedere alla conoscenza di tale disponibilità, provvederanno a contattare il servizio di cremazione, a seconda delle necessità, della stessa disponibilità e della distanza geografica. Sefit Utilitalia precisa che i primi test effettuati hanno consentito di trasferire parte delle cremazioni che gravitavano su crematori saturi nell’hinterland lombardo a zone con meno richieste, riducendo notevolmente i tempi di attesa. Peraltro, il forno crematorio continuerà a garantire il servizio al proprio bacino o ambito di riferimento. Le cremazioni che volontariamente si propone di effettuare servono a disingolfare la situazione di emergenza di taluni territori, dove la potenzialità dei forni esistenti è nettamente insufficiente rispetto alla domanda connessa alla alta mortalità dovuta all’emergenza epidemica».