di Francesca Cancellieri e Francesca Arca
Responsabile Europa Verde San Gemini – Co-portavoce Europa Verde Terni
Come Europa Verde, da sempre sostenitori della difesa dell’ambiente e dalla salute dei cittadini e, quindi, fermamente contrari al progetto di impianto a biogas a Ponte Caldaro, ribadiamo ancora una volta la nostra netta opposizione alla realizzazione di un bio-digestore al confine tra San Gemini, Narni e Terni.
È fondamentale ricordare che è solo grazie al regolamento approvato dalla Regione Umbria lo scorso ottobre, durante la giunta Tesei, che si è aperta la strada agli impianti a biogas nella nostra regione, conosciuta come il cuore verde d’Italia. Ma oggi la destra, che si trova all’opposizione in Regione, si unisce alla nostra battaglia contro questi impianti: una collaborazione che ci sembra tardiva e in contraddizione con le decisioni della giunta Tesei. Crediamo sia giunto il momento di lasciare da parte le polemiche politiche per lavorare per la difesa della salute di noi cittadini e cittadine.
Il problema centrale che vogliamo evidenziare è che prevedere un impianto capace di trattare 170mila tonnellate di liquami e altri rifiuti maleodoranti significherebbe trasformare l’area in una zona industriale, assolutamente incompatibile con la vocazione ambientale e paesaggistica del territorio. Riteniamo inoltre che il Comune di San Gemini, come area confinante, avrebbe dovuto già da tempo adottare un atto per individuare le aree non idonee all’installazione di impianti di questo tipo.
Questo passaggio sarebbe stato propedeutico alla modifica del Piano regolatore generale. Esisteva già, in passato, un riferimento concreto: la delibera (DG n. 101 del 2011) che individuava i siti non idonei. Quella delibera avrebbe potuto costituire una base per un aggiornamento adeguato alle normative legislative più recenti. Per questa ragione, come Europa Verde, siamo in costante contatto con i comitati locali e confermiamo il nostro pieno sostegno nella lotta contro questo progetto, certi di poter scongiurare la sua realizzazione e di tutelare il territorio e la comunità.