ร l’Umbria la regione che fa registrare il tasso di incremento piรน alto – differenza tra il 2017 e il 2018 – per le procedure di fallimento riguardanti le imprese. A realizzare lo studio รจ stata la Cerved Group, societร attiva come agenzia di informazioni commerciali legata ad analisi di mercato, strategie commerciali e recupero crediti.
I numeri
La societร – partendo dal dato complessivo – sottolinea che ยซnel 2018 sono uscite dal mercato a seguito di una procedura concorsuale o di una liquidazione volontaria 90 mila imprese, un dato in leggero calo (-1,3%) rispetto al 2017, quando hanno chiuso i battenti 91 mila 573 aziende. Si tratta di un minimo osservato nel corso dellโultimo decennio. Il miglioramento รจ trascinato dal forte calo di procedure concorsuali non fallimentari, su cui pesa il crollo delle domande di concordato; continuano a diminuire anche i fallimenti, ma il miglioramento sta perdendo slancio in alcuni segmenti del mercato. Infine, si attesta ai livelli dellโanno precedente il numero di liquidazioni volontarie, procedure piรน sensibili a cambiamenti della congiuntura economica, con unโimpennata negli ultimi tre mesi dellโannoยป.
Fallimenti, spicca l’Umbria
Venendo ai soli fallimenti, il Cerved spiega che per il quanto anno consecutivi sono in decremento. Il discorso non vale per l’Umbria che, invece, fa registrare un notevole aumento tra 2017 e 2018: le procedure sono aumentate del 17,3%, davanti a Sardegna (7,1%) e Calabria (3,5%). Tutte le altre regioni fanno segnare una diminuzione della percentuale, con record positivo per la Valle d’Aosta con il -31,8%.