«Con grande amarezza e delusione, io e la società Epta, che da oltre vent’anni organizza ‘I Primi d’Italia’, ci troviamo costretti a rimandare l’evento nonostante l’impegno nostro e dell’amministrazione comunale di Foligno e in special modo del sindaco Stefano Zuccarini e dell’assessore Michela Giuliani». Così Aldo Amoni, presidente della tradizionale kermesse che quest’anno si sarebbe dovuta svolgere dal 24 al 27 settembre a Foligno.
«Decisivi i dubbi delle istituzioni regionali»
«Abbiamo lottato insieme fino all’ultimo per conservare le date tradizionali della manifestazione, che si è sempre svolta a fine settembre – spiega Amoni -, ma i tanti tentennamenti delle istituzioni regionali, in questo momento così complesso e incerto a causa della pandemia, ci rendono impossibile garantire la qualità del festival. Sono parole difficili da dire per me, che così tanto amo Foligno, l’Umbria e ‘I Primi d’Italia’. Tutta l’azienda ed io ci siamo impegnati al massimo e abbiamo presentato un piano anti-contagio estremamente dettagliato e le successive integrazioni richieste per rassicurare le autorità regionali, garantendo comunque lo svolgimento di un grande evento per il rilancio del territorio. Purtroppo, arrivati a due settimane dall’inizio ufficiale e dopo un iniziale nullaosta, ad ora non abbiamo più il via libera necessario e non restano margini per garantire al pubblico e ai nostri tanti espositori il successo che contraddistingue il festival nazionale dei primi piatti. Ci rendiamo conto che tanti resteranno delusi e che si tratta di una grave perdita di indotto economico e turistico per il nostro territorio, ma in questo momento possiamo solo accettare i dubbi di Regione, sanità e Protezione civile e rinunciare all’edizione 2020. Torneremo nel 2021 – conclude il presidente – con un evento ancora più bello e coinvolgente che saprà conquistare e stupire tutti».