Fondazione Carit Terni «Nel 2020 raggiunti tutti gli obiettivi»

Il bilancio del presidente Carlini: «Nella difficile situazione pandemica e nella conseguente crisi economica, abbiamo stanziato oltre 11 milioni di euro»

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di Fra.Tor.

«Quest’anno sono stati raggiunti risultati superiori ad ogni aspettativa, considerando la difficile situazione pandemica e la conseguente crisi economica generale». Nell’ormai tradizionale conferenza stampa di fine anno, lunedì mattina, il presidente della fondazione Carit Luigi Carlini con molta soddisfazione ha illustrato i più importanti interventi deliberati nel 2020.

Gli stanziamenti

«Si è passati – ha spiegato il presidente – dai 4,8 milioni di euro deliberati nel 2019, ad oltre 11,8 milioni stanziati nel 2020. Gli ottimi profitti sono stati conseguiti grazie all’attenta e flessibile politica di gestione patrimoniale adottata dal consiglio di amministrazione della Fondazione, assistito dal collegio dei revisori, che ha consentito di realizzare nel 2020 tutti gli obiettivi stabiliti dal comitato di indirizzo nel documento programmatico previsionale annuale e nel programma triennale 2018-2020, intervenendo anche con fondi straordinari senza dover attingere alla stabilità patrimoniale. Tutto ciò, peraltro, è stato possibile malgrado la mancata distribuzione dei dividendi da parte delle banche, che per la Fondazione incidono per l’1,5% del patrimonio investito, e con il Covid-19, che ha colpito duramente l’economia globale, sia l’offerta che la domanda hanno subìto shock di un’entità mai vista nell’ultimo secolo. Le misure adottate dalle autorità in termini di salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, nonché il forte supporto offerto tramite la politica monetaria hanno contribuito ad attenuare le conseguenze della pandemia e ad avviare la ripresa». Ora ci troviamo, ha evidenziato Carlini, «nel bel mezzo di un ottimismo dei mercati che ci si augura possa durare anche nei prossimi mesi, avendo ormai alle spalle le elezioni statunitensi ed essendo avviata la campagna di vaccinazione a livello mondiale. Il rendimento finanziario della gestione 2020 ha permesso alla Fondazione di consolidare e migliorare la propria posizione patrimoniale. Nell’elenco delle Fondazioni bancarie la fondazione Carit è salita dal 37° al 36° posto, risultando la seconda delle Fondazioni medie italiane con un patrimonio di 208.698.319 euro nel 2019 rispetto a 203.267.652 euro del 2018». Dopo aver fornito alcuni dati sulla gestione finanziaria, il presidente Carlini ha delineato l’attività istituzionale 2020, in cui sono stati destinati «in favore della comunità oltre 11 milioni di euro, nei sei settori di intervento: Ricerca scientifica e tecnologica (1.096.644 euro); Arte attività e beni culturali (3.021.171 euro); Salute pubblica (4.082.363 euro); Educazione e istruzione (798.428 euro); Volontariato filantropia e beneficenza (1.253.090 euro); Sviluppo locale (1.640.602 euro)».

I bandi

«Il bando costituisce – ha sottolineato Carlini – la modalità operativa privilegiata per selezionare le erogazioni da deliberare. Nel corso dell’esercizio 2020 la Fondazione ha pubblicato i seguenti 5 bandi: Richieste generali di contributo; Eventi musicali e teatrali; Welfare di comunità Emergenza Covid-19. Insieme per la ripresa; Ritorniamo a scuola 2020-2021, Emergenza SARS-CoV-2 Sostegno attività delle associazioni senza fine di lucro ed enti ecclesiastici. Entro la fine dell’anno il consiglio di amministrazione ha in programma il finanziamento di altri 2 importanti bandi da deliberare uno nel settore della ricerca scientifica e uno nel settore dell’istruzione. Si tratta di ‘Bando istruzione’ per orientare e aiutare i giovani a migliorare il proprio progetto di studio e di carriera professionale (importo presunto stanziamento di 180 mila euro) e ‘Bando ricerca scientifica’ aperto a tutte le università ed enti di ricerca del territorio italiano, che dovranno presentare proposte con ricadute pratiche sui territori di competenza della Fondazione e con due obiettivi previsti dall’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile: salute e benessere; istruzione di qualità (importo presunto stanziamento di 600 mila euro)».

Il Covid

Oltre ai bandi la Fondazione interviene anche con iniziative proprie predisponendo progetti e studi di fattibilità in collaborazione con le istituzioni locali e le associazioni del terzo settore. La più grande iniziativa propria realizzata dalla Fondazione nel 2020 è rappresentata dai fondi straordinari messi a disposizione della sanità pubblica per far fronte all’emergenza pandemica. «Il consiglio di amministrazione, a marzo 2020, ha deliberato uno stanziamento di oltre 1,5 milioni di euro in favore dell’azienda ospedaliera di Terni per l’acquisto di urgenti strumentazioni, apparecchiature e presidi sanitari per i reparti Covid e per la terapia intensiva. Tutte le strumentazioni sono state acquistate direttamente dalla Fondazione previo nulla osta della direzione sanitaria con procedura d’urgenza e sono tutte già ampiamente utilizzate dal personale ospedaliero. In risposta poi alla seconda fase di emergenza SARS-CoV-2, la Fondazione ha messo in campo, agli inizi di novembre 2020, sinergie e collaborazioni con la Regione dell’Umbria e con l’azienda ospedaliera di Temi al fine di indirizzare al meglio le risorse per far fronte alle maggiori criticità del territorio. Ha quindi stanziato in favore dell’ospedale ternano un ulteriore contributo di 1,2 milioni di euro per l’acquisto di strumentazioni, macchinari e attrezzature indispensabili ai reparti di degenza Covid e della terapia intensiva. Sempre nell’ambito delle iniziative proprie ‘pro-Covid’, sono state acquistate apparecchiature a raggi UV per la sanificazione microbica dell’aria da applicare a 14 ambulanze del 118 delle aree ternana e narnese-amerina. Si tratta di 14 lampade germicide prodotte in Italia, che saranno installate proprio in questi giorni all’interno dei mezzi sanitari al fine di evitare tempi di inutilizzo degli stessi tra un trasporto e l’altro di pazienti».

I beni artistici

«Un posto rilevante nelle iniziative proprie – ha proseguito il presidente della Fondazione – è occupato da sempre dai restauri dei beni storico artistici del territorio, cui la Fondazione pone la massima cura e attenzione svolgendo anche la funzione di mecenate a favore del patrimonio culturale». Carlini ha riferito quindi che sta ormai volgendo al termine «il lungo e dispendioso restauro della fontana di piazza Tacito e che sono stati affidati i lavori di manutenzione straordinaria del campanile del Duomo di Terni che partiranno si augura a primavera 2021. Nell’esercizio è stato poi concesso un finanziamento consistente in favore del Comune di Terni per il ripristino e restauro di quattro fontane pubbliche di Terni. Sono stati altresì effettuati accantonamenti per il completamento dei restauri a palazzo Cesi ad Acquasparta (TR) e per la realizzazione di un impianto di illuminazione dell’Abbazia di San Pietro in Valle a Ferentillo, in collaborazione con OSRAM, dove si ha in animo di riportare al suo antico splendore anche la bellissima abside».

Lo sviluppo locale

Per lo sviluppo locale, come ormai noto, Carlini ha ricordato che «la Fondazione sosterrà, nel triennio 2020-2022, la realizzazione del Palazzetto dello Sport, stanziando la complessiva somma di 2 milioni di euro in favore del Comune di Terni per finanziare le opere impiantistiche e le attrezzature. Ciò nella certezza che la struttura sarà destinata anche a scopi con valenza sociale per la promozione dello sport e della cultura tra i giovani e nell’auspicio che possano essere creati spazi di aggregazione giovanile. È proseguito poi nel 2020 il progetto Urban re-generation per effetto del protocollo sottoscritto tra la Fondazione e Confindustria Umbria, con l’intento di promuovere la rigenerazione urbana e Io sviluppo del territorio ternano-narnese attraverso la creazione del primo ‘Distretto italiano della sostenibilità’. La finalità è anche quella di attrarre talenti e investimenti, generando nuove opportunità di crescita economica e occupazionale. Il 16 e 17 ottobre 2020, grazie al sostegno della Fondazione, è stato inoltre possibile organizzare e realizzare a Terni, a palazzo Montani Leoni, e nella location del lago di Piediluco, il ‘Digital Meet 2020- PreOpening in Umbria’. Si è trattato di un evento molto significativo, due giornate esclusive in Umbria, in cui esperti, imprenditori, professori, politici, pubblica amministrazione, si sono confrontati sul Digitale per definire e sintetizzare in un Manifesto programmatico, le linee guida di sviluppo della Smart Land nel nostro Paese. Sempre in questo ambito dello sviluppo locale è stato presentato in questi giorni il ‘Focus di ricerca direttrice Terni-Roma’ finanziato dalla Fondazione nell’ambita dell’osservatorio urbanistico sul territorio della Regione Lazio e dell’Università Roma Trf. Il Focus è finalizzato ad approfondire il tema del ruolo dell’area metropolitana di Roma nel più ampio contesto del centro Italia. Ciò al fine di valorizzare il legame tra Roma e il sud Umbria e in particolare Terni. In favore del Comune di Terni, è stato poi finanziato l’intervento di riqualificazione urbana e ambientale dei giardini monumentali de ‘La Passeggiata’, nonché del parco Ciaurro e del Campo scuola (recupero assetto botanico originario)».

Il Natale

Il consiglio di amministrazione della Fondazione «ha accolto con molto piacere le richieste di sostenere le iniziative promosse dai Comuni di Terni e di Narni in occasione delle festività natalizie. Con giochi di ‘Luci, acqua e colori’ si è cercato di rendere l’atmosfera natalizia più lieta e magica in questo periodo difficile che stiamo vivendo. Saranno delle feste particolari – ha spiegato il presidente – a causa dell’emergenza pandemica che da mesi sta mettendo a dura prova la tenuta del nostro sistema economico e sociale. Per questo la Fondazione ha deciso di dare un segnale di speranza e di serenità alla comunità che si accinge a celebrare il Natale».

Palazzo Montani Leoni

Carlini ha informato anche che sarà presentata a gennaio 2021 la seconda edizione del volume sulla storia di palazzo Montani Leoni curata dal vicepresidente Ulrico Dragoni e dalla dottoressa Anna Ciccarelli. «Un lungo lavoro di revisione e aggiornamento, che ha consentito di dare alle stampe una raccolta ormai completa sulla storia di questo importante edificio, prima sede privata (dal ‘500 alla seconda metà delr 800) e poi istituzionale, con la Cassa di risparmio e con la fondazione Carit a partire dal 1992 ai giorni nostri. Un ricco apparato fotografico testimonia anche tutti i lavori di restauro e ammodernamento del piano terra, dove si è peraltro tenuta nei primi tre mesi dell’anno 2020, la grande mostra dal titolo Immaginaria. Logiche d’arte in Italia dal 1949, curata dal professor Bruno Corà. La rassegna è stata visitata da oltre 5.400 persone». Il presidente Carlini ha riferito che ci si augura in futuro di poter organizzare un altro evento di tale rilevanza con opere rappresentative della storia dell’arte italiana.

Il futuro

Il consiglio di amministrazione, ha annunciato infine Carlini, «nel dare seguito a quanto previsto nel DPP202 I e nel Programma pluriennale 2021-2023, ha deliberato, lo scorso 3 dicembre, un accantonamento di 1,5 milioni di euro al Fondo grandi iniziative in cui, previa analisi dei bisogni del territorio, progettare, in sinergia con le istituzioni locali, interventi di recupero e valorizzazione di luoghi, edifici, strutture pubbliche e servizi a beneficio della comunità. In tale fondo, per le finalità indicate nei suddetti documenti, potranno essere anche acquistate opere d’arte da primarie case d’asta, al fine di arricchire il patrimonio della raccolta cittadina a beneficio del territorio. La Fondazione è molto propensa all’ipotesi di un nuovo ospedale a Terni, saremmo schierati in prima fila perché potremmo dare disponibilità per ulteriore dotazione tecnologica. Così come è importante il tema del teatro Verdi che ci vede disponibili ad un intervento diluito negli anni che possa essere definitivo, che possa dare alla città lo spazio culturale che merita. Il progetto ormai è stato individuato, a breve arriverà quello quasi esecutivo, e su questo potremo ragionare, sulle cifre e poi sui termini».

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