Galleto, Erg pronta alla vendita: «Monitorare la vicenda»

Terni – Il gruppo potrebbe uscire dall’idroelettico ad inizio 2021. Venturi (Terni Oltre): «Istituzioni si confrontino con l’azienda»

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di F.L.

A poco più di cinque anni dall’ultimo passaggio, la centrale idroelettrica di Galleto a breve potrebbe essere di nuovo in vendita. Rimbalzano infatti a Terni le indiscrezioni della stampa finanziaria nazionale, secondo le quali il gruppo Erg sarebbe pronto a mettere sul mercato, entro i primi mesi dell’anno, 19 centrali di sua proprietà – tra cui appunto quella della Valnerina – e sette dighe con i relativi bacini (Salto, Turano, Aia, Corbara e Alviano). Il tutto per oltre 500 Mw di potenza installata e circa 100 dipendenti, per un valore complessivo di oltre 900 milioni di euro.

«Mantenere unitario il sistema idroelettrico»

«In ballo non ci sono solo le eventuali ricadute occupazionali e professionali ma altri due temi» commenta in chiave locale Leo Venturi, presidente dell’associazione Terni Oltre, riportando le indiscrezioni giornalistiche. In primis «la tutela idrogeologica del territorio, funzione decisiva che da sempre – scrive – assolve il personale di Erg chiamato a gestire gli impianti al fine di mantenerlo in sicurezza di fronte ai sempre più rapidi e violenti mutamenti climatici e la valorizzazione ambientale ai fini turistici della risorsa idrica, conciliandola con la produzione di energia elettrica. Fondamentale il ruolo che devono svolgere le istituzioni locali e regionali in questa delicata fase che necessita di un’interlocuzione con Erg al fine di monitorare l’evolversi della vicenda. Uno degli obiettivi prioritari da perseguire è il mantenimento dell’unitarietà del sistema idroelettrico che, solo così, è in grado di assolvere le sue missioni sia in termini di produzione di energia sia in termini di tutela della sicurezza del territorio. In questa logica è utile che le Regioni Lazio – nel cui territorio ricadono significativi impianti – e Umbria si confrontino per definire iniziative comuni tese a tutelare questo patrimonio e gli interessi delle relative comunità senza escludere, nel caso si creassero le condizioni, anche una loro presenza nella stessa gestione del sistema idroelettrico».

L’iter societario

Se la cessione venisse confermata, si tratterebbe del quarto passaggio di mano della centrale di Galleto nell’arco di circa un ventennio, dopo i passaggi da Enel ad Endesa, poi a E.On e appunto ad Erg. Il gruppo genovese della famiglia Garrone avrebbe deciso di vendere gli asset idroelettrici e del gas per puntare su eolico e fotovoltaico. «È ovvio che tale scenario – prosegue Venturi – necessita, per essere attuato, di alcuni passaggi societari che in tempi brevi potrebbero portare a un riassetto organizzativo di Erg attraverso la netta separazione degli asset: da una parte l’eolico e il solare, dall’altra l’idrico e il termico. Questa operazione è necessaria e funzionale per avviare l’iter di vendita delle centrali senza escludere, nel caso di difficoltà nel portare a compimento tale operazione, l’ingresso di nuovi soci nella gestione dell’idrico e del gas». Dunque si prospetta una nuova «via crucis» per gli impianti di Terni e del Lazio.

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