Giornale dell’Umbria, direttore sfiduciato

La redazione non si riconosce più in Luigi Camilloni e programma altri sei giorni di sciopero oltre ai quattro già previsti

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La ‘sentenza’ arriva nell’ultima riga del comunicato che il corpo redazionale del ‘Giornale dell’Umbria’ ha scritto al termine dell’assemblea e nelquale si legge che «ha votato favorevolmente la sfiducia» al direttore.

L’assemblea Nella nota del personale del quotidiano si legge che «al termine dell’incontro e a seguito di ampia discussione, sono stati messi in votazione e approvati a larga maggioranza due punti all’ordine del giorno» Il primo prevede la conferma «di cinque giornate di sciopero (di cui una già effettuata in data 6 novembre 2015) che viene altresì integrato con ulteriori sei giornate di sciopero. Al Cdr, inoltre, è stato dato mandato dai colleghi di individuare e fissare le date previste per le future giornate di sciopero senza ulteriori passaggi assembleari».

La sfiducia Ma poi arriva la randellata: «Il corpo redazionale, di fronte al persistere di una situazione di grave difficoltà organizzativa quotidiana, di carichi di lavoro che violano il contratto di solidarietà in essere e di nuove iniziative editoriali che non rispondono ad una richiesta di mercato ma che incidono in maniera pesante sulla tenuta economica del giornale, si dissocia dalle scelte del direttore, dottor Luigi Camilloni, non riconoscendosi più nel prodotto editoriale che arriva in edicola e per questo ha votato favorevolmente la sfiducia al medesimo».

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