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Home » Giornale dell’Umbria: «Tutelare il lavoro»

Giornale dell’Umbria: «Tutelare il lavoro»

di Lucina Paternesi
15 Dicembre 2015
in Dal territorio, Economia, Imprese, Lavoro, Politica
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
Il Giornale dell'Umbria

Il Giornale dell'Umbria

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L’imperativo è uno solo: tutelare i posti di lavoro, il pluralismo dell’informazione e l’identità del Giornale dell’Umbria. Inizia così l’interrogazione del consigliere regionale Andrea Smacchi che, martedì mattina, ha chiesto alla Giunta regionale dell’Umbria quali iniziative intenda mettere in atto per salvaguardare il ruolo di un quotidiano che «negli anni si è ritagliato un ruolo importante nel panorama locale».

La crisi «Un sistema di informazione plurale è sinonimo di buona democrazia», ha ricordato Smacchi, spiegando come la crisi economica italiana stia avendo conseguenze anche sull’editoria, con un notevole calo dei fatturati e una minor redditività e con conseguenze sia sul livello occupazionale che di qualità del servizio offerto. «I fatturati dei giornali – ha detto ancora Smacchi – legati alle pubblicità hanno registrato un calo, dal 2014 al 2015, del 5,9 per cento per quotidiani e periodici, -7 per i quotidiani, -3,9 per i settimanali, -4,2 per i mensili».

Il settore Secondo il rapporto della FIEG che fotografa l’andamento economico del settore per il triennio 2011-2013 si evidenzia un calo costante dei fatturati: -2,1 per cento del 2011, – 9,9 del 2012, -11 del 2013. Le vendite dei quotidiani sono scese del 10 per cento nel 2013 e i ricavi pubblicitari del 19,4 per cento. Al 2014 sono 1.660 le persone rimaste senza lavoro. «Anche in Umbria il settore dell’informazione è in grave difficoltà e in profondo cambiamento, andando incontro a nuovi assetti societari che potrebbero mettere a rischio il pluralismo dell’informazione della nostra regione». Secondo alcune stime, ha ricordato ancora il consigliere del Pd, i quattro quotidiani regionali nel giro di cinque anni avrebbero perso circa 10mila copie, passando dalle 30mila alle 20mila. «La crisi del sistema dell’informazione in Umbria, che riguarda anche le emittenti locali – ha sottolineato Smacchi -, non può essere soltanto un problema dei lavoratori di questo settore, ma la questione riguarda invece democrazia e partecipazione».

L’assessore La risposta è arrivata dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Fabio Paparelli che, dopo aver ripercorso alcune tappe che hanno caratterizzato e stanno caratterizzando la vertenza relativa al Giornale dell’Umbria, ha assicurato la massima attenzione alla vicenda da parte della Giunta regionale. Paparelli, dopo aver rilevato oggettive difficoltà proprie dell’intero sistema della comunicazione locale, soffermandosi sul Giornale dell’Umbria ha ricordato che dopo il cambio di proprietà, avvenuto lo scorso 27 agosto, «la situazione è radicalmente cambiata, con la cessazione di 11 collaborazioni intervenuta a fine ottobre. Dopo la richiesta del comitato di redazione del Giornale dell’Umbria e della rappresentanza sindacale aziendale, con l’Associazione stampa umbra e Cgil, lo scorso 10 novembre si è svolto un incontro presso la Presidenza della Giunta regionale relativa alla situazione del quotidiano». Durante quell’incontro è stata rappresentata la grave situazione economica finanziaria della società che ha rilevato la proprietà del Giornale dell’Umbria e la mancanza di un piano industriale e editoriale che potrebbe mettere in discussione la prospettiva di continuità e quindi i posti di lavoro a essa collegati configurandosi in tal modo la possibilità di un ulteriore depauperamento del sistema dell’informazione e dei livelli occupazionali.

La Giunta La Regione ha quindi messo a disposizione l’unità di crisi che la Giunta ha costituito per le crisi aziendali all’inizio del mese di settembre e in adempimento degli obiettivi del programma della Presidente della Regione, oltre a rinnovare la solidarietà già espressa nei giorni precedenti ai dipendenti e collaboratori del giornale. «Nei limiti delle competenze regionali – ha proseguito l’assessore – abbiamo manifestato la massima disponibilità di attivare un confronto con la proprietà per verificare gli intendimenti rispetto allo sviluppo dell’attività editoriale più volte annunciata e alla tutela dei posti di lavoro. Abbiamo anche ribadito l’interesse della Regione nel rispetto del pluralismo a utilizzare ogni supporto di tipo pubblico teso a aiutare il sistema e a valorizzare il ruolo del sistema editoriale radiotelevisivo locale. La Regione intende favorire processi che portino al rafforzamento del sistema regionale della comunicazione, che stiamo attentamente monitorando».

Aumento di capitale Un impegno pressante e continuativo, dunque, quello della Regione nel seguire attentamente le sorti del Giornale dell’Umbria. Dopo la sfiducia arrivata lo scorso 4 dicembre da parte di giornalisti e poligrafici nei confronti del direttore, per il prossimo 18 dicembre l’azienda ha lanciato un aumento di capitale fino a 10 milioni di euro riservato «ad operatori economici e investitori istituzionali con sede in Umbria allo scopo di mantenere la proprietà dell’importante quotidiano in ambito territoriale ed assicurare il rilancio industriale dell’azienda».

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