Continua a migliorare la situazione sanitaria nel territorio di Giove, unica ‘zona rossa’ – dal 10 aprile – dell’Umbria. Dopo i test sierologici a tappeto e l’aggiornamenti dei casi, c’è la tanto attesa notizia dai residenti: alle 20 di domenica finisce il periodo di restrizioni come annunciato da Donatella Tesei nel pomeriggio di domenica.
GIOVE, ALLE 20 DI DOMENICA 3 MAGGIO ‘SCADE’ LA ZONA ROSSA

«’Zona rossa’ terminerà questa sera»
Nella tarda mattinata era stato il consigliere regionale della Lega, Daniele Nicchi, ad annunciare il termine della ‘zona rossa’ giovese dopo un lungo colloquio telefonico con la presidente della Regione Umbria Tesei: «Capisco bene l’inquietudine, il disagio e la voglia di tornare ad una vita quotidiana normale della popolazione di Giove – afferma Nicchi -, ma siamo alla fine di questa situazione che ha provocato così forti sofferenze: sono personalmente convinto che la ‘zona rossa’ di Giove terminerà questa sera alle ore 20, come era stato annunciato nell’ordinanza della presidente della giunta regionale del 10 aprile scorso». A stretto giro la nota della Regione.
I RISULTATI DOPO I TEST A TAPPETO

L’ufficialità
«Ad oggi non ci sono le condizioni per chiedere la reiterazione e/o proroga, alla data di scadenza della stessa (ore 20), dell’ordinanza della presidente della giunta regionale del 23 aprile». Così la Usl Umbria 2 nella relazione inviata a Perugia: «Questo periodo è stato utilmente impiegato non solo per il monitoraggio e controllo dei soggetti positivi, ma anche per acquisire ulteriori elementi a sostegno del contenimento del quadro epidemico; è stata messa in campo – viene sottolineato – una metodologia che ha visto l’utilizzo sinergico di test immunologici e molecolari: sono stati eseguiti ben 909 test sierologici e 507 tamponi naso faringei. La popolazione presa in esame va dai 14 anni in su e il primo dato rilevante riguarda l’esito negativo di tutti i test effettuati nei residenti con fascia di età compresa tra i 14 ed i 18 anni. Dalle indagini sono emersi altri 13 soggetti positivi ad entrambe le tipologie di test, portando così a 50 il numero complessivo dei casi Covid+ nel territorio di Giove dall’inizio dell’emergenza sanitaria. A ciò si aggiungono, purtroppo, anche due decessi (n. 52 casi totali comprensivi dei decessi), confermando la necessità dei provvedimenti presi e del successivo approfondito monitoraggio del territorio che ha evitato un ulteriore diffondersi del virus. Si è registrata una proficua cooperazione tra Azienda Sanitaria Usl Umbria 2, con l’impegno di tutte le risorse professionali del distretto di Narni e Amelia, i cittadini di Giove, la Prefettura e le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato Croce Rossa, Misericordia e Protezione Civile».
«SEMPRE UNITI NELLA TEMPESTA», LA LETTERA DI UNA RESIDENTE

Salgono le guarigioni
Poi l’aggiornamento: «Ad oggi si registrano 36 guarigioni, 3 ricoverati di cui nessun più in terapia intensiva. Il numero dei soggetti sintomatici in sorveglianza sanitaria è pari a 5; le famiglie attualmente coinvolte sono scese da 10 a 4; i soggetti isolati sono 6 unità mentre i casi positivi presenti nel Comune di Giove sono solo 11. La situazione nella ormai ex zona rossa del comune di Giove, dunque, si può definire ad oggi sotto controllo, grazie alle misure di contenimento del virus Sars-Cov-2 disposte attraverso le due ordinanze presidenziali su proposta dell’azienda Usl Umbria 2, e grazie anche all’indagine a tappeto e all’efficace sorveglianza sanitaria dei residenti e all’assistenza attiva territoriale e domiciliare».
GIOVE ‘ZONA ROSSA’ DAL 10 APRILE

Il sindaco Parca e il ritorno alla libertà condizionata
Poco prima delle 20 il commento del sindaco attraverso un video: «‘Zona rossa’ finita dopo 24 giorni, 552 tamponi e oltre 900 test, per un totale di circa 1.450 persone sottoposte ad esame. Uno dei paesi dell’Umbria più testati. Da lunedì torneremo ad una libertà condizionata durante un periodo d’emergenza, ciò non ci deve indurre ad abbassare la guardia. Le analisi della solitudine istituzionale le faremo più avanti».