Covid, Giove ’zona rossa’ fino al 3 maggio

Nuova ordinanza della Tesei su input della Usl: «Non ci sono chiari segni di remissione e/o stabilizzazione. Condizione epidemica in evoluzione». Parca: «Alcune cose strane»

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«Il quadro generale presenta una condizione epidemica ancora in evoluzione, senza chiari segni di remissione e/o stabilizzazione». Con questa motivazione la presidente della Regione, in seguito alla relazione sanitaria inviata dalla Usl Umbria 2, ha firmato la nuova ordinanza per il Comune di Giove: sarà ‘zona rossa’ fino alle 20 del 3 maggio, il prolungamento è ufficiale. Confermate le limitazioni già in vigore dal 10 aprile.

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LA NUOVA ORDINANZA: PROLUNGAMENTO FINO AL 3 MAGGIO

Un posto di blocco per l’accesso a Giove

La decisione e la negativizzazione dei nuclei familiari

La Regione fa sapere che ad oggi Giove registra 37 casi, «con un tasso di positivi per abitanti ben più alto del resto della regione». Nella relazione del Commissario straordinario della Usl Umbria 2 si propone dunque «la prosecuzione della messa in isolamento dell’intera popolazione del Comune di Giove almeno fino al giorno 3 maggio 2020, periodo che potrà eventualmente ridursi a seguito del miglioramento del quadro epidemiologico attuale, che lo allinei agli altri comuni limitrofi, ed a seguito di specifica relazione da parte della Usl Umbria 2». Al centro dell’attenzione le famiglie: «Il dato rilevante – si legge nel provvedimento – al fine di un controllo positivo della situazione epidemiologica, potrebbe essere rappresentato dalla negativizzazione degli interi nuclei familiari, cosa ancora non avvenuta. La negativizzazione parziale all’interno del nucleo familiare, infatti, porterebbe alla separazione dei casi rimasti positivi da quelli negativizzati anche all’interno della stessa abitazione, ma di fatto non consentirebbe il libero movimento di tali cittadini in quanto anche i negativi dovrebbero osservare isolamento domiciliare fiduciario fino alla negativizzazione di tutto il nucleo familiare, a rischio di ulteriore espansione dell’infezione».

GIOVE ‘ZONA ROSSA’ DAL 10 APRILE

Foto Comune di Giove

I numeri che hanno spinto verso la decisione

Nel documento ci sono i dati che hanno spinto verso il prolungamento: «Tamponi orofaringei molecolari eseguiti totali 405 (21.3% della popolazione del Comune di Giove); tamponi positivi totali 37 (9.14% dei tamponi totali); tamponi negativi totali 369; tamponi in attesa di referto 40; casi positivi asintomatici 13; casi positivi con lieve sintomatologia 17; ricoverati 5; persone in sorveglianza sanitaria 29 di cui 2 sintomatici; persone guarite 2; tasso positivi su 1.000 abitanti 20,03. È iniziata inoltre la esecuzione del 1° tampone di controllo al 14° giorno dal riscontro della positività: dei 7 tamponi di cui abbiamo l’esito, 2 sono risultati ancora positivi e 5 negativi. Sulla base dei dati sopra riportati, il quadro generale che emerge è quello di una condizione epidemica ancora in evoluzione, senza chiari segni di remissione e/o stabilizzazione. Basti pensare al tasso positivi x 1000 abitanti pari a 20,03, notevolmente il più alto della Regione».

Il sindaco Alvaro Parca

I dubbi di Parca

Poco dopo le 23 il sindaco Alvaro Parca fa il suo consueto aggiornamento, in contrasto con i dati contenuti nell’ordinanza: «I valori riportati nella tabella sono esattamente quelli che ho la possibilità di vedere nell’apposito sito web della Usl Umbria 2. La cosa strana è che tutti parlano di 37 casi, invece io ne vedo 36 uno dei quali è assegnato a Giove, ma in realtà è in un altro comune e quindi ne riporto correttamente 35. Per la verità anche un altro caso non dovrebbe essere attribuito a Giove perché alla persona ricoverata prima della zona rossa – per altri problemi – il tampone è stato prelevato in ospedale solo il 20 aprile e quindi non è certamente attribuibile a Giove. Ma sorvoliamo su questo. La cosa veramente strana è che non siano stati riportati nella tabella 5 casi di guarigione che avrebbero ridotto a 30 (o a 29) il numero dei positivi rispetto a quelli riportati dall’Usl nella lettera alla presidente per giustificare la proposta di proroga della ‘zona rossa’. E stiamo ancora aspettando risultati su altri 15 casi circa che hanno finito o stanno finendo il loro periodo di isolamento! Dimenticanza?».

La tabella postata da Parca

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